I medici incrociano le braccia |Pata: “Operiamo in precarietà”

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15 Dicembre 2015, 13:43

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CATANIA – I medici incrociano le braccia. E’ tutto pronto per lo sciopero nazionale del personale medico che per ventiquattro ore, a partire da mezzanotte, parteciperanno alla protesta. Saranno comunque garantite le emergenze e gli interventi medici indifferibili. Un modo per sottolineare il malcontento del personale medico siciliano che si trova a operare quotidianamente tra mille difficoltà acuite da diversi provvedimenti e inefficienze che riguardano sia l’ambito nazionale sia quello regionale. Le criticità non sono poche: dal “sotto finanziamento cronico delle voci di spese nel settore della salute” al “decreto del Ministro Lorenzin sull’appropriatezza prescrittiva” accolto senza troppi entusiasmi dai medici italiani.

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Ma c’è soprattutto quello che Pietro Pata (segretario regionale Anaao Assomed Sicilia) definisce “il grosso problema delle piante organiche”. Una criticità tutta siciliana, la cui risoluzione è stata procrastinata per mesi. “Finalmente dopo oltre due mesi di silenzio grazie alla civile protesta di tutte le OO.SS. della dirigenza medica, è stata convocata per il 17 dicembre la Conferenza permanente prevista dall’art. 6 del vigente Contratto Collettivo di Lavoro”, spiega Pietro Pata. “Questo tavolo di confronto consentirà l’analisi degli atti aziendali e le nuove piante organiche che i direttori generali hanno formalizzato entro il 30 settembre scorso e che sono state sottoposte al controllo dell’assessorato regionale alla Sanità”. “L’auspicio è che possano essere corrette gravi anomalie e scostamenti dalle linee guida che lo stesso assessorato ha decretato nel mese di agosto”, spiega il segretario. A questo va sommato un problema di “gestione dell’emergenza” legata alla “assoluta precarietà” determinata dalle carenze relative all’organico.

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15 Dicembre 2015, 13:43

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