PALERMO – La festa è al Barbera, sia dentro che fuori dal campo. Il party continua anche negli spogliatoi e un’aria rilassata si avverte anche in sala stampa, dove il portiere Stefano Sorrentino arriva in compagnia di sua figlia, di pochi mesi: “Oggi avrei voluto vincere – dichiara il portiere rosanero – anche se abbiamo avuto un bel po’ di occasioni e nel primo tempo siamo stati sfortunati con Hernandez. Volevamo la vittoria non solo per questi splendidi tifosi, ma per mantenere la striscia di vittorie. I nostri tifosi sono un’arma in più, spero che in serie A possano confermarsi questi trentamila. Io non giudico la mia stagione, ma resto comunque soddisfatto. Il campionato è stato difficile. Qualche piccolo record personale c’è stato e spero possa essercene qualche altro. All’inizio non ci davano per vincenti e invece abbiamo fatto un record, andando in A con cinque giornate d’anticipo”.
Poi tocca al tecnico Iachini: “Ho fatto fatica a fare il giro di campo, ma l’ho fatto di proposito. Nel ’96 c’eravamo lasciati con tanto affetto e tornare qui attraverso il lavoro, regalando una promozione importante e storica per certi record, è chiaro che lascia una gran soddisfazione. Sono felice per il presidente perché voleva riportare la società nel grande calcio, e per i tifosi che meritano la serie A. I tifosi, anche soffrendo da casa, volevano trasferire le loro sensazioni alla squadra, e sono esplosi in settimana. In molti non se l’aspettavano o forse avevano timore, ma giorno dopo giorno abbiamo creato una mentalità che ci ha portato a cercare la vittoria sia in casa che fuori. I tifosi si sono attaccati perché hanno visto un gruppo serio con volontà di portare in alto i colori rosanero. Sono molto coinvolto in quest’avventura perché col presidente c’è stima reciproca, e sono felice per avergli dato col mio lavoro una soddisfazioni. In più volevo portare questa squadra in serie A per questi tifosi. Lo abbiamo fatto grazie a tutti. Da allenatore valuterò con la società quali innesti possono dare una mano a questo gruppo. Ma non ho né la presunzione né la volontà di fare tutto io. Io faccio l’allenatore e cerco di farlo nel migliore dei modi. Poi ci sarà chi avrà competenze sul mercato, ma ci sarà un confronto”.