Il 17° Sole Luna Doc Film Festival proclamati i vincitori - Live Sicilia

Il 17° Sole Luna Doc Film Festival proclamati i vincitori

Miglior film: Radiograph of a family di Firouzeh Khosrovani

PALERMO – A conquistare i premi della giuria internazionale alla diciassettesima edizione del Sole Luna Doc Film Festival 2022, il film “Radiograph of family”, della regista iraniana, Firouzeh Khosrovani e il cortometraggio Mama di Pablo de la Chica. 

La rassegna internazionale di cinema documentario, dal 4 al 10 luglio al Complesso Monumentale dello Steri di Palermo, presieduta da Lucia Gotti Venturato, sotto la guida dei direttori artistici Chiara Andrich e Andrea Mura e della direttrice scientifica, Gabriella D’Agostino, che ormai dal 2006 condivide l’impegno per l’ambiente e i diritti, si è dimostrata ancor una volta vincente con una sorprendente e inaspettata affluenza di oltre 5 mila spettatori. Tematiche contemporanee quali la religione, la guerra e la migrazione a favorire la pellicola dell’edizione 2022 del Cinema del Reale.

Radiograph of family è il racconto video-fotografico (foto, home movies, filmati d’archivio) della famiglia Khosrovani che attraversa gli ultimi 40 anni di Storia dell’Iran narrato in prima persona dalla figlia Firouzeh. Firouzeh, ha reso presente il proprio passato nel ricordo dei genitori, il padre radiologo laico e intellettuale, e la madre musulmana praticante. Mentre il padre continua ad ascoltare Bach, la madre si dedica all’attivismo religioso, eliminando da casa le carte da gioco e le foto di donne senza hijab. Attraverso fotografie, lettere e voci dal passato, la regista riassume la sua infanzia, la storia di una famiglia divisa e di una figlia che vive un rapporto conflittuale tra laicità e ideologia islamica in Iran. Un universo conflittuale seppur separato ma organicamente riunito nell’opera di Khosrovani, documentarista in parte formatasi in Italia all’Accademia di Brera e già vincitrice di numerosi riconoscimenti in carriera, di cui l’ultimo è proprio il premio per Radiograph of a Family come miglior film al prestigioso IDFA di Amsterdam. In un alternarsi di luci & ombre nel rapporto “radiografico” dei suoi genitori, dal padre radiologo l’eredità del termine, la pellicola ripercorre, attraverso il ricordo personale e una sequenza narrativa ben calibrata, la storia privata della cineasta che diventa metafora dei cambiamenti della società iraniana, specchio della Storia di un Paese negli ultimi quarant’anni. Radiograph of family si è aggiudicato anche il premio Soundrivemotion per il “Miglior sound e la migliore musica”, la menzione speciale per il “Miglior montaggio” e un riconoscimento anche dalla Giuria degli Studenti.

Il riconoscimento al Miglior corto in concorso invece è andato a “Mama” di Pablo de la Chica (Spagna 2021, 29′) che ha ricevuto anche il premio della Giuria degli Studenti e il Premio “Film for our future” assegnato dall’omonimo network di festival. Salvaguardare l’ambiente, le deforestazioni e lo stupro delle donne, i temi centrali che hanno convinto la giuria internazionale composta da Michele Pennetta (regista), Christilla Huillard-Kann (produttrice), Hella Wenders, (regista e co-managing director); Francesco Bellina (fotografo documentarista), e Graziella Bildesheim (produttrice). Una narrazione commovente che esplora la fragilità dell’essere umano traumatizzato, spesso vittima di una condizione di isolamento. Per il film spagnolo, realizzato da una piccola produzione si tratta di nuovi premi dopo il prestigioso Goya, tra i più rinomati riconoscimenti spagnoli, ottenuto quest’anno nella sezione cortometraggi.

Infine il Premio della giuria degli studenti è andato al film The Last Generation di Mikolaj Borowy “per essere riuscito a coinvolgere emotivamente il pubblico dei giovani, aiutandolo a comprendere e ad assumere la prospettiva degli attivisti per l’ambiente, consentendogli di riconoscere ed apprezzare il pacifico ma determinato spirito di ribellione volto a cambiare le politiche mondiali, più preoccupate del profitto che dello stato di salute del nostro pianeta”.

Al film Alpes di Naël Khleifi che affronta il tema della migrazione è andato invece il Premio Sole Luna-un ponte tra le culture come “la capacità di raccontare senza retorica le azioni e l’impegno quotidiano dei volontari che, nei loro semplici e “naturali” gesti di soccorso, diventano veri e propri costruttori di ponti di pace”. Il Premio del Pubblico è andato al film The Spark di Valeria Mazzucchi, Antoine Harari. Un film che racconta l’esperienza francese della Zad e che è stato pensato e poi montato, durante il lockdown, a Palermo.

Inoltre la giuria internazionale ha assegnato la menzione speciale per la “Miglior regia” al film Arica di Lars Edman e William Johansson Kaléncome (Svezia-Cile-Belgio-Norvegia-Regno Unito 2020, 97′) e quello per la migliore fotografia a Garderie nocturne di Moumouni Sanou (Burkina Faso-Francia-Germania 2021, 67′ ). Un riconoscimento speciale “Doc for future” alla compagnia Teatrialchemici e al progetto “DaDadaun” raccontato dal documentario fuori concorso “Dadalove” di Chiara Agnello.


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