PALERMO – Sono scesi in piazza con cartelli e striscioni e, dalla Cattedrale, sono arrivati fino al Capo per chiedere che il centro Filippone, gestito dall’associazione Madre Safina Farolfi, gestito da Aurora Mangano Amodio, non chiuda i battenti. L’associazione, che da anni offre tutti i giorni ai bambini e alle mamme del quartiere un aiuto, è infatti a rischio: i continui furti e la mancanza di fondi potrebbero segnarne la chiusura. E dire che il centro offre ai piccoli uno spazio protetto per giocare, il dopo scuola, ma fa anche da banco alimentare per le madri in difficoltà e rappresenta un punto di riferimento del quartiere. Per questo in tanti ieri sono scesi in piazza, fra cui il vice presidente della Prima circoscrizione Ottavio Zacco, il vescovo Corrado Lorefice e il sindaco Leoluca Orlando. “Il centro offre un importante servizio al quartiere dedicato ai bambini, togliendoli dalla strada, e accompagnandoli per mano nel percorso della vita, trasmettendo loro i valori della legalità, della cultura, del rispetto per il bene comune e per il prossimo, e non possiamo permetterci che chiuda dopo 18 anni perché sarebbe un fallimento per l’intera città – dice Zacco – insieme al Comitato Albergheria e Capo insieme e alle Parrocchie della Cattedrale, San Stanislao Kostka al Noviziato e Sant’Ippolito Martire, abbiamo organizzato una marcia coinvolgendo l’intero quartiere e le Confraternite del Capo che hanno risposto all’appello per sensibilizzare le istituzioni affinché si dia supporto economico al centro”.
La marcia dalla Cattedrale fino alla sede dell'associazione Madre Safina Farolfi.
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