E’ iniziata dalle carceri di Forlì, Lanciano, Cassino, Genova Marassi, Sulmona, Messina, la tradizionale visita delle carceri nel periodo estivo da parte dell’associazione Antigone. Trenta volontari dell’Osservatorio nazionale sulle condizioni di detenzione, autorizzati dal Ministero della giustizia, entreranno negli istituti di pena per tutto il mese di agosto con l’obiettivo di evidenziare le maggiori criticità, monitorare le condizioni di vita, gli spazi a disposizione, lo stato delle strutture. E’ il carcere di Messina, secondo l’Osservatorio, a rappresentare una delle situazione peggiori: “Le condizioni di molti detenuti possono essere classificate, secondo i parametri della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, tortura”. I dati ufficiali del Ministero fissano la capienza a 330 posti, ma a causa delle molte parti chiuse, a detta della direzione – sottolinea Antigone – la capienza è di 173 posti, per cui con 344 detenuti presenti, il sovraffollamento ammonta a circa il 200%. E’ inoltre presente nell’istituto una detenuta madre, il cui figlio, di due anni e mezzo, vive da un anno in carcere. Inoltre in 3 celle del centro clinico ai detenuti tocca a testa uno spazio inferiore ai 3 metri quadri: in una 11 detenuti in 19 mq (1,72 mq a testa), in un’altra 8 detenuti in 15,8 mq (1,97 mq a testa), nell’ultima 11 detenuti condividono uno spazio di 19 mq (1,72 mq a testa). “Per stare in piedi – rilevano i volontari dell’associazione – bisogna fare i turni”. Le visite dei volontari di Antigone proseguiranno agli istituti di Augusta, Livorno, Viterbo, Cagliari, Lucca, Savona, Pisa, Gorgona, Barcellona Pozzo di Gotto, Pontedecimo, Chiavari, Ascoli Piceno, Pescara, Catania Bicocca. L’intento è di mantenere alta l’attenzione verso il problema carceri e sollecitare riforme che decongestionino i 206 istituti che oggi contengono 21 mila persone in più rispetto ai posti letto regolamentari.
Sovraffollamento. Una madre detenuta con il bambino. I volontari di Antigone raccontano l'orrore del carcere. Cominciando da Messina.
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