Dal Cassaro al sogno Favorita | Il piano sulle pedonalizzazioni

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16 Novembre 2013, 06:15

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PALERMO – Una Palermo a misura di pedoni e ciclisti. La vuole il sindaco Leoluca Orlando, che immagina una città in cui “a chiamare il semaforo siano le auto e non i pedoni”. La vogliono l’amministrazione e il consiglio comunale, che hanno inserito nel nuovo Piano Urbano del Traffico nuove isole pedonali, alcune di portata storica perchè mai pensate prima, come via Maqueda e corso Vittorio Emanuele. E la vogliono i cittadini, come hanno dimostrato la mobilitazione di massa dopo i fattacci di piazza San Domenico o i comitati spontanei che sorgono in ogni quartiere per chiedere di chiudere questa o quella via, questa o quella piazza.

E così nei prossimi mesi, o addirittura nelle prossime settimane, anche considerando la coincidenza con le festività natalizie, in città sarà tutto un fiorire di nuove aree interdette alle auto, un tripudio di isole pedonali. Col Put sono diventate definitive le chiusure di piazza San Domenico, piazza Bologni e via Principe di Belmonte. Quest’ultima attualmente è chiusa al traffico fino all’incrocio con via Principe di Scordia, ma l’intenzione è di prolungare la chiusura fino al mare creando così un corridoio per i crocieristi. Allo studio ci sono inoltre le pedonalizzazioni di corso Vittorio Emanuele, della Favorita, al momento partita in via sperimentale, e di via Maqueda, più prossima a vedere la luce. Senza contare quelle che anche quest’anno verranno organizzate nelle vie dello shopping durante il periodo natalizio.

Su queste ultime piazza Pretoria è già al lavoro. “Insieme a Confcommercio e altre associazioni di categoria stiamo discutendo questa possibilità”, conferma l’assessore alle Attività Produttive, Marco Di Marco, che si occupa della parte commerciale mentre l’organizzazione della viabilità spetta al collega Tullio Giuffrè, delegato alla Mobilità. “Il programma è abbastanza variegato – continua Di Marco –, mi riferisco in particolare al programma natalizio di eventi e alle luminarie. A margine definiremo quali sono le strade da chiudere, anche in virtù della prossima ordinanza su via Maqueda. Dobbiamo capire quali sono le indicazioni dell’Ufficio Traffico, anche sulla base del Put, e quali le esigenze dei commercianti”. Su quali siano le arterie stradali interessate l’assessore Giuffrè preferisce non sbilanciarsi: “Il Put è stato appena approvato, ci stiamo confrontando con questo nuovo strumento. Lunedì incontreremo i commercianti e avremo le idee più chiare. È prematuro parlarne oggi”.

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Su via Maqueda lo stato delle cose è noto: “Entro il mese di novembre una mia ordinanza renderà definitiva la pedonalizzazione”, ha detto nei giorni scorsi il sindaco Leoluca Orlando. Il progetto, portato avanti da un comitato dei commercianti e attualmente al vaglio dell’Ufficio Traffico, prevede la riqualificazione e l’allargamento dei marciapiedi fino a una larghezza complessiva di tre metri e mezzo; un sistema di videosorveglianza e l’installazione su entrambi i lati della strada di panchine, alberi e impianti di illuminazione bassa; la predisposizione di una corsia centrale larga quattro metri con tanto di pista ciclabile e con uno spazio sufficiente per il passaggio dei mezzi di soccorso e di emergenza, che verrà definito sulla base delle indicazioni provenienti da vigili del fuoco e 118. All’Ufficio Traffico spetterà principalmente il compito di indicare la viabilità alternativa per un asse comunque centrale nella gestione del traffico cittadino.

Più complicato, almeno per adesso, immaginare un corso Vittorio Emanuele accessibile solo a pedoni e ciclisti: bisognerebbe trovare un asse di attraversamento sostitutivo che per ora non c’è. Per via Maqueda, ad esempio, il progetto del comitato promotore immagina un doppio senso di marcia in via Roma e il cambio di direzione in via Volturno con tre strade di attraversamento all’altezza di via Bari, via Venezia e della salita Castellana. Un progetto simile per corso Vittorio ancora non c’è ma resta il fatto che la pedonalizzazione del Cassaro è inserita nella relazione tecnica del Pgtu e rimane, almeno sulla carta, nelle intenzioni di piazza Pretoria.

Ma il grande sogno rimane quello della Favorita a piedi, sul quale fin qui l’amministrazione si è spesa molto, con in testa l’assessore all’Ambiente Giuseppe Barbera, dedicandovi una serie di incontri aperti alla cittadinanza e concorsi di idee aperti ad architetti e urbanisti. Per adesso il Comune pensa all’apertura dei cancelli della Palazzina Cinese e di villa Niscemi e alla chiusura di un tratto di viale Ercole e via Niscemi. Così facendo si potrebbe organizzare un percorso pedonale all’interno del parco. Ma la Real Tenuta, come è noto, ha bisogno di interventi di ben altra portata. Le criticità, infatti, non mancano: prostituzione, randagismo, incuria del verde, rifiuti e sporcizia. Per questo il piano d’uso più generale di piazza Pretoria prevede tante novità per cambiare volto al parco: sport all’aria aperta, aree pic-nic, servizi igienici, book-shop, chioschi di frutta nostrana. Per rendere sempre più partecipativo il processo di trasformazione del più grande parco cittadino l’amministrazione ha organizzato anche un blog interattivo, “versolafavorita.it”.

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16 Novembre 2013, 06:15

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