Palermo, aumenta la Tari 2024

Palermo, aumenta la Tari: i rincari peseranno anche sui turisti

Il consiglio comunale approva le tariffe 2024

PALERMO – La Tari aumenterà ma i palermitani se ne accorgeranno solo a fine anno. Il consiglio comunale vara le nuove tariffe della tassa sui rifiuti del capoluogo siciliano valide per il 2024 e, come ampiamente annunciato, arriva un rincaro di 12 milioni di euro.

Soldi che serviranno soprattutto a pagare l’aumento di alcuni costi, legato all’inflazione, e che peseranno in parte su famiglie e imprese e per due milioni sui turisti.

Ossigeno per la Rap

Al termine di una lunga e travagliata seduta, Sala Martorana dà il via libera al Pef che ridà ossigeno anche alla Rap: la società partecipata, dai conti perennemente in rosso, aspetta di sbloccare le assunzioni ma soprattutto ha bisogno di più soldi per garantire i servizi.

Motivazione che ha spinto i consiglieri comunali a un piccolo tour de force: da Roma era arrivata la proroga di due mesi per le tariffe ma il centrodestra ha comunque premuto il piede sull’acceleratore per lanciare un salvagente all’ex municipalizzata.

Quanto costerà la Tari

Andiamo ai numeri. La manovra prevede che il servizio di igiene ambientale, a Palermo, quest’anno costerà 138 milioni di euro: 115 andranno alla Rap, 11 per Comune e Srr e 12 copriranno l’inflazione. Ma da dove verranno presi i soldi?

Sette milioni saranno coperti con trasferimenti statali a titolo di rimborso per le scuole, due verranno prelevati dall’imposta di soggiorno pagata dai turisti (nel 2024 si prevedono 1,4 milioni in più di incasso e 600 mila euro saranno oggetto di una futura variazione). Restano 129 milioni, cinque in più del 2023, che saranno spalmati per due terzi sulle famiglie e per un terzo sulle aziende.

Un rincaro medio del 5% di cui i contribuenti si accorgeranno però solo al saldo, visto che l’acconto ormai verrà pagato con le vecchie tariffe. Aumenti che in percentuale potrebbero essere più alti per le attività economiche e le famiglie più numerose, al lordo degli sgravi.

No al doppio aumento

Accantonata al momento l’idea di un rincaro anche dell’imposta di soggiorno: un doppio aumento delle tasse, considerando anche quello Tari, sarebbe stato difficile da far digerire al centrodestra, specie alla vigilia delle elezioni.

Da qui l’idea di attingere i 2 milioni dai previsti maggiori flussi turistici, rimandando il ritocco all’insù delle quote al prossimo anno, quando i milioni da attingere diventeranno 3.

Maggioranza risicata

Alla fine il voto positivo arriva a tarda sera e non senza difficoltà per la maggioranza: i sì sono stati appena 15, con 4 contrari e un astenuto. Una presenza in Aula, quella delle opposizioni, determinante per il mantenimento del numero legale.

Forello: “Aumenti fino al 10%”

“Con i nuovi aumenti della Tari voluti dall’amministrazione Lagalla a pagarne le conseguenze saranno soprattutto le famiglie più numerose, da tre o quattro in su, per le quali gli aumenti saranno almeno del 8-9% e le attività economiche, commerciali e professionali per le quali gli aumenti medi supereranno la quota del 10%; per le piccole e medie realtà si tratterà di aumenti da 50 a 150 euro in più di tassa. E questo é solo l’antipasto perché per il prossimo anno le tariffe aumenteranno ancora. Queste sono scelte scellerate operata da una maggioranza di centro-destra che in questi anni é stata capace solo di aumentare pesantemente la pressione fiscale sui cittadini fiscali”. Lo dice il capogruppo di Oso Ugo Forello.

Tantillo: “Aumento contenuto”

“Con l’approvazione del Pef Tari 2024 prosegue il lavoro di riordino complessivo dei conti del sistema comunale e del loro collegamento con servizi veri ed efficienti ai cittadini – dice il presidente del consiglio comunale Giulio Tantillo -. La Tari approvata rispecchia finalmente le esigenze della Rap che dai prossimi mesi, anche grazie al nuovo contratto di servizio che sarà presto approvato, potrà finalmente avviare le previste assunzioni e dotarsi di risorse indispensabili per garantire pulizia e decoro in tutte le strade di tutti i quartieri. Aver contenuto al minimo l’aumento, peraltro indispensabile se si vuole un miglioramento dei servizi, è un ulteriore segno della qualità complessiva dei conti e della capacità dell’amministrazione attiva di individuare risorse senza dover tartassare i cittadini”.

Rini: “Senso di responsabilità del consiglio”

“L’approvazione delle tariffe Tari 2024 entro i termini di legge, avvenuta grazie al senso di responsabilità delle forze politiche del consiglio comunale, consentirà alla Rap di guardare con maggiore serenità al futuro e alla città di rispettare il piano di riequilibrio concordato con lo Stato – dice il segretario cittadino Fdi Antonio Rini -. Le tariffe prevedono un aumento contenuto dovuto all’inflazione ma che l’amministrazione, con alcune scelte di buon senso, è riuscita a mitigare grazie all’impegno del sindaco Lagalla e dell’assessore al Bilancio Brigida Alaimo. La Rap sarà messa nelle condizioni di affrontare la sfida del rilancio e del risanamento che devono camminare di pari passo con un doveroso miglioramento del servizio, ormai improcrastinabile”.


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