“Siamo pieni. Cerchiamo di agire con rapidità, sempre con la massima attenzione, dimettendo chi deve essere dimesso, dopo il trattamento, e ricoverando gli altri. Non me la sento di essere rassicurante e di dire che tutto, comunque, andrà bene. Non posso. E credo che nessun medico che lavora sul campo sia in grado di affermarlo. Vediamo diversi quadri importanti di polmoniti da Covid, si ricominciano a formare le file delle ambulanze. La situazione è critica”.
Mentre la dottoressa Tiziana Maniscalchi, primaria del pronto soccorso Covid del ‘Cervello’, parla, sul monitor scorrono i dati in tempo reale. I pazienti non sono mai meno di trenta. L’indice di sovraffollamento si attesta intorno al 160 per cento e da lì non scende, con picchi di 175 per cento. Un contesto non diverso da quello che, ieri sera, ha mandato l’area d’emergenza in tilt. Il Covid è tornato? A dirla tutta, non era mai andato via.
Dalle parti della struttura commissariale si osservano i dati. I 2.029 positivi dell’ultima rilevazione, nell’area metropolitana di Palermo, sono tantissimi. Forse è addirittura il record di tutti i tempi. Di questi, ben 1.124 sono in città. In provincia le percentuali dei positivi sembrano più blande. Sembrano, appunto, perché il positivo lo trovi se lo cerchi: una ricerca che, a Palermo città, è più garantita. La montagna della positività tracciabile non tiene conto, poi, del sommerso. Di quelli, cioè, che si organizzano con il tampone fai-da-te e, magari, non dicono niente a nessuno.
Il bollettino giornaliero dei contagi offre una chiara radiografia della situazione. Qualche numero: 6.723 nuovi casi registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore a fronte di 26.937 tamponi processati. Ieri erano 5.832. Aumento dei ricoveri nei reparti ordinari e un quadro, provincia per provincia, che non può lasciare sereni.
Anche il conto su base regionale è impietoso: “Nella settimana dal 20 al 26 giugno si registra, in linea con la tendenza nel territorio nazionale, un forte incremento dei nuovi casi con un’incidenza pari a 33.044 (+47,85%) e un valore cumulativo di 688,21 ogni 100.000 abitanti”. A Palermo, appunto, i positivi si cercano e, spesso, si trovano. Nei grafici della struttura commissariale, per spiegare il boom dei contagi, si ricorre ormai al viola e al nero. Il rosso non basta più. (Roberto Puglisi)