Il "crac pilotato" di Torre Macauda: spunta un presunto caso di corruzione - Live Sicilia

Il “crac pilotato” di Torre Macauda: spunta un presunto caso di corruzione

Microspie accese per l'affare del complesso turistico

PALERMO – C’è anche un presunto episodio di corruzione nell’inchiesta sul “fallimento pilotato” del complesso turistico Torre Macauda di Sciacca.

Un capitolo è dedicato ai rapporti tra l’imprenditore Luigi Vantaggiato e Alfredo Ambrosetti che fino al 2019 è stato capo della segreteria tecnica dell’assessore regionale al Territorio e ambiente e fino al 2021 commissario ad acta per l’adozione dei Piani di utilizzazione del Demanio marittimo nei comuni di Sciacca (territorio in cui ricade Torre Macauda), Menfi e Lampedusa.

Avrebbe indotto Vantaggiato prima a promettere e poi ad assumere il figlio nelle società che hanno rilevato il complesso turistico.

Nel 2019 si era verificata una frana all’interno di Torre Macauda. Bisognava mettere in sicurezza il costone roccioso. “Sotto la torre ufficiale Torre Macauda c’è ormai uno strapiombo franato di cinquanta metri”, spiega Vantaggiato ad Ambrosetti.

Quest’ultima replicava: “… allora io ho bisogno lunedì della settimana prossima di contattare un po’ tutti gli attori di questo scenario dentro il Comune… e fissare questa riunione… riunione discorsiva nel senso che io spiegherò che c’è bisogno di confrontarsi su tutta una serie di attività e di azioni”.

Poi aggiungeva di volere coinvolgere un “dirigente dell’urbanistica” , un altro della “protezione civile” e un “responsabile del demanio”. Voleva fare in fretta in modo che “questa potrebbe essere una buona soluzione… saremmo anche in condizione di poterne parlare con l’assessore regionale ai beni culturali”.

“Questo ragazzo deve servire un po’ per fare le commissioni in giro, non è che … è per tenere in ordine le carte in ufficio, se no tra poco saremo sommersi di carte… lui deve fare il lavoro d’ufficio”, dicevano del giovane.

“Così abbiamo il modo di parlare anche di un’altra cosa… questa la faremo… durante la cena”, aveva detto in precedenza il padre. Secondo il giudice che che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, si tratterebbe di “un libero accordo corruttivo dettato da ragioni di convenienza”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI