Metro, trasporti e mobilità: che futuro attende Catania? - Live Sicilia

Metro, trasporti e mobilità: che futuro attende Catania?

Il convegno promosso dai vertici di Amts.

CATANIA. Oggi il tema, tanto attuale quanto importante, della mobilità sostenibile non può più essere pensato, progettato, pianificato e, soprattutto, realizzato da un singolo ente o da una singola azienda. Le parole d’ordine devono essere: integrazione, collaborazione, pianificazione e realizzazione corale. Solo così si potranno dare risposte concrete alle numerose e quotidiane esigenze di vasti territori che sono le Aree metropolitane. Recepire le testimonianze di realtà importanti nazionali, può essere uno stimolo ad un’ulteriore crescita. 

Sono emersi, infatti, spunti e riflessioni molto interessanti dalla giornata di studio organizzata dall’Azienda Metropolitana Trasporti e Sosta Catania spa e AGENS (Agenzia Confederale dei Trasporti e Servizi, a cui AMTS aderisce), andata in scena oggi, 27 gennaio, al Palazzo della Cultura – Auditorium “Concetto Marchesi” del capoluogo etneo. “Un futuro metropolitano” il titolo del convegno, diviso in due sessioni di interventi ed entrato subito nel vivo del dibattito. 

“Sono lieto e grato per l’ampia partecipazione all’incontro – ha detto, aprendo i lavori, l’Amministratore Unico di AMTS, Giacomo Bellavia – segno tangibile che la tematica appassiona non solo gli operatori del settore. Grazie al Comune di Catania, che in questi anni ci ha messo nelle condizioni di avviare un percorso lungo e complesso, per intraprendere la strada della integrazione dei servizi, consentendoci di occuparci di mobilità a 360 gradi. Le questioni da affrontare sono molte – ha ribadito Bellavia – e con AGENS, a cui aderiamo in modo convinto, abbiamo avvertito l’esigenza di porre delle riflessioni coinvolgendo i tanti attori protagonisti che possono dare contributi concreti a tante domande, che travalicano il territorio comunale e raggiungono tutta l’Area metropolitana. Al centro dobbiamo sempre avere le esigenze di utenti e cittadini, tutelando al contempo le esigenze di aziende e lavoratori”. 

Anche il Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, Salvatore Deidda, intervenuto al convegno in collegamento video, ha sottolineato come le tematiche legate alla mobilità siano sempre più temi di rilievo nazionale, non più risolvibili solo in ambito locale. Un contributo importante, quello del Presidente Deidda, che ha richiamato l’attenzione su come affrontare su vasta scala il tema degli spostamenti sul territorio italiano.  

Agli interventi istituzionali, come i saluti del Vice Commissario straordinario del Comune di Catania, Bernardo Campo, e del Presidente del Consiglio Comunale di Catania, Sebastiano Anastasi, si sono alternati interventi scientifici, di esperti del settore, moderati dal giornalista de Il Sole 24 Ore, Nino Amadore. A portare i saluti anche il sindaco di Gravina di Catania, Massimiliano Giammusso, e il Presidente di Confindustria Catania, Antonello Biriaco.

A offrire dati su mobilità e infrastrutture è stato anche Carlo Carminucci, Direttore Ricerca di Isfort, partendo dalla tradizionale ripartizione del territorio in città metropolitana, area metropolitana, calatino e area pedemontana-jonica. Un milione di abitanti coinvolti, di cui 700 mila nell’area metropolitana e 300 mila nel capoluogo, dove ci sono circa 800 abitanti per kmq, per poi diminuire man mano che ci si allontana.

Dati che incidono sulle problematiche legate ai trasporti, a cui si aggiungono le presenze nel capoluogo di università, istituti scolastici e ospedali, poli industriali che ricadono sulla città. Tradotto: traffico e congestione, soprattutto nelle ore di punta. C’è poi da registrare (dato condiviso con le altre realtà metropolitane d’Italia, anche se Catania detiene il primato) l’altissimo tasso di motorizzazione, ovvero la disponibilità di veicoli per famiglia, anche nel caso delle due ruote. Per questo, puntare sul trasporto pubblico rimane una scommessa prioritaria. 

“Un dato sconcertante, l’aumento del tasso di motorizzazione nelle famiglie italiane – ha sottolineato anche Arrigo Giana, Presidente AGENS e Amministratore Delegato ATM Milano – soprattutto se pensiamo alle risorse e agli investimenti che si attuano in materia di trasporto pubblico. Posso assicurare, però, che dove il trasporto pubblico rappresenta una alternativa efficiente, la gente lo sceglie e trova più conveniente prendere il mezzo pubblico piuttosto che la macchina. Da qui, l’importanza di offrire un trasporto di qualità”. 

Altri dati relativi al trasporto pubblico e alla progettazione sono stati rilevati da Matteo Ignaccolo, Docente di Trasporti all’Università di Catania e Direttore del Dicar (Dipartimento di ingegneria civile e architettura). 

La Seconda Sessione dei lavori è stata moderata dal Direttore di AGENS, Fabrizio Molina, con gli interventi di Salvatore Fiore (Direttore Generale FCE), Marcello Marino (Direttore Generale AMTS), Giovanni Mottura (Presidente CdA ATAC Roma), Nicola Pascale (Amministratore Unico ANM Napoli), Amalia Colaceci (Presidente CdA Cotral), Gaetano Tafuri (avvocato, già Commissario FCE e Presidente CdA AST), tutti concordi nel ribadire quanto la sfida si giochi sia sul piano logistico che su quello culturale, in tutti gli ambiti metropolitani d’Italia. 

“Metro FCE – ha ricordato Salvatore Fiore – ha in corso di realizzazione o già appaltati tutti i progetti avviati da tempo per il completamento di 30 km di linea e 29 fermate, da consegnare, in tempi ottimistici, entro il 2026. La richiesta è in continua crescita e siamo apprezzati anche da migliaia di giovani, che prendono la Metro per recarsi a scuola o all’università. Oggi sono emersi dati molto interessanti e l’auspicio è quello che si possa avere al più presto una governance generale che pianifichi, programmi e realizzi in modo corale il sistema della mobilità”. 

A concludere i lavori, così come li aveva inaugurati, l’Amministratore Unico di AMTS, Giacomo Bellavia: “È stato un primo momento di confronto molto interessante, che ci fa comprendere come tutti gli attori del territorio siano coinvolti direttamente. Faremo tesoro delle esperienze delle altre realtà metropolitane italiane, che ringraziamo per le loro testimonianze. Il nostro auspicio è di poter continuare il dibattito, offrendo sempre più soluzioni concrete in tema di mobilità sostenibile”. 


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