ISCHIA – Si attendeva un siciliano sul tetto del Giro d’Italia e così è stato. Non si tratta, tuttavia di Vincenzo Nibali, che pur con la sua Astana ha fatto un gran lavoro per contenere il distacco dallo squadrone di specialisti del Team Sky di Bradley Wiggins, ma di Salvatore Puccio, il primo a tagliare il traguardo tra i gregari del tre volte oro olimpico.
Ventiquattro anni, nativo di Menfi, in provincia di Agrigento, dove ha percorso i primi chilometri da giovanissimo, nelle fila della squadra cittadina, Salvatore Puccio è professionista da appena un anno e già si ritrova sulle spalle la maglia rosa, nella seconda giornata della sua prima grande corsa a tappe. Un traguardo importante che sottolinea l’indiscussa classe che aveva già consentito al siciliano di mettersi in mostra nel 2011, quando trionfò nella Parigi – Roubaix Under-23.
Il team di Sir Bradley, come prevedibile, ha dominato la cronosquadre di Ischia, concludendo i 17,4 chilometri del percorso con una media superiore ai 46 chilometri orari. Come detto, riesce a contenere molto bene i danni l’Astana di Vincenzo Nibali, che ha concesso solo 14″ agli uomini di Wiggins pur non avendo nel messinese un cronoman navigato. Ottima anche la prova dell’altro siciliano, il palermitano Visconti, che con la sua Movistar si è piazzato al secondo posto della classifica di tappaa soli 9” dai vincitori. A 25″ la Garmin di Ryder Hesjedal, vincitore del 2012 della corsa rosa.
Puccio si troverà già domani a dover difendere la leadership del giro in una tappa che presenta il primo strappo sul finale a a Marina di Ascea.