MESSINA – Il Messina passa al contrattacco. C’è ancora tanta amarezza in casa giallorossa dopo la sentenza di primo grado del Tribunale Federale Nazionale su Vigor Lamezia e Barletta, che ha allontanato il Messina dalla Lega Pro. Il tempo però per leccarsi è davvero poco e tocca organizzarsi per ribaltare una situazione impensabile solo una settimana fa, quando la riammissione tra i professionisti sembrava cosa fatta. Quindi ecco il colpo di scena, con il presidente Natale Stracuzzi che si gioca il tutto e per tutto affidandosi all’esperto legale Mattia Grassani, che proprio ieri sera ha depositato il ricorso. Il contatto decisivo è avvenuto nella serata di ieri, dopo che lo stesso Grassani era stato mollato a pochi giorni dal dibattimento dalla società peloritana pche aveva preferito affidarsi all’avvocato messinese Giovanni Villari. Non si tratta di una vera e propria sostituzione, visto che l’esperto legale bolognese affiancherà proprio Villari nei due gradi di giudizio che restano.
In casa Messina sono convinti di aver subito un’ingiustizia, perché mai nella storia del diritto sportivo si era visto un tale divario tra le richieste avanzate dal Procuratore Federale Stefano Palazzi e il verdetto del Tribunale. Il danno però purtroppo è stato già fatto, seppur in parte, perché se prima la riammissione sembrava scontata adesso le possibilità sono vicine al 30%. Grassani, che in questo momento si trova a Dubai per qualche giorno di svago, sta già lavorando per compiere l’impresa e restituire la Lega Pro a Messina anche se non sarà facile perché ciò scombinerebbe non poco i piani di chi già progettava la prossima terza serie. La società intanto lavora per una Serie D di vertice, due giorni fa il contatto con l’ex direttore sportivo dell’Akragas Antonello Laneri che ha strizzato l’occhio ai giallorossi, ma anche lui in attesa di conoscere i risvolti delle vicende processuali. È comunque da escludere che chiunque sia il prossimo ds possa ricoprire anche la carica di direttore generale della società.