Il rap del governatore | E Raffaele diventò un simbolo

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19 Maggio 2010, 07:12

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E’ accaduto. Raffaele Lombardo è un’icona pop, come si dice in questi casi. Il rap in suo onore (si trova su you tube noi lo riproponiamo), creato con spezzoni di frasi – parrebbe – di un comizio, è datato, è di qualche tempo fa. Tuttavia oggi se ne parla nei corridoi dei palazzi, nei trivi e nei quadrivi. Infatti il cronista c’è ricapitato così, per un sorriso a mezza bocca in un quadrivio di “delinquentastri” (ascoltare la musica).
Cosa significa? Che cosa succede quando un politico sbarca con la sua parlata, col suo linguaggio, su lido del testo di una canzonetta scaricata in rete di cui si chiacchiera con spesso sordide risatine? Significa che è diventato un elemento del costume, qualcosa che si connatura all’epoca in cui vive, un marchio, un simbolo, sia pure in chiave minimalista. E non è più soltanto “buono” o “cattivo”. Accede al piano rialzato di una leggerezza che si apre a ventaglio solo per pochi eletti. Raffaele Lombardo – lo annunciamo – è già nello spirito del tempo e dei suoi quadrivi, nelle sue molecole del gusto e del luogo comune.
Poi questo tempo sarà giudicato e valutato in modo univoco dai posteri che non sono accecati dalla passione politica che spesso ottenebra i contemporanei. E quel giudizio tutto trascinerà via: dalla più alta carica, al più insignificante rap.

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19 Maggio 2010, 07:12

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