Il sogno spagnolo di Dragotto: | “Voglio Palermo come Barcellona”

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12 Dicembre 2011, 15:07

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Immaginate una Palermo vista con gli occhi di chi ha visitato la città di Barcellona. Immaginate il famoso “paseo” della rambla anche a Palermo, magari tra piazza Croci e piazza Politeama, un tratto chiuso al traffico. Uno spettacolo per un amante dell’estetica come Tommaso Dragotto, uomo manager, come lui stesso ama definirsi e candidato a sindaco di Palermo in attesa che la notizia venga ufficializzata. Intanto il fondatore del movimento Impresa Palermo e amministratore delegato di “Sicily By Car” gira per la città, parla ai cittadini e ascolta le loro richieste. In occasione dei due gazebo organizzati in via Cavour e in previsione del prossimo fine settimana in cui si inizierà con la sottoscrizione delle firme per la presentazione della lista civica, Dragotto pensa alla sua campagna elettorale, una campagna “come non l’avete mai vista a Palermo” e parla di turismo ed economia, argomento che l’uomo manager inserisce al primo punto del suo programma elettorale e punta anche sugli studenti.

“Turismo ed economia. Il turismo genera economia e l’economia porta posti di lavoro. Perchè venire a Palermo se la quinta città d’Italia non offre nessun servizio per il turista? – Ha dichiarato Tommaso Dragotto che a tal proposito lancia la sua idea –. Creiamo un Centro Congressi, porterebbe un giro d’affari per circa 360 milioni di euro all’anno, e riapriamo la Fiera del Mediterraneo. E poi c’è da risolvere la questione delle compartecipate. Basterebbe riunirle in un consorzio unico per ottenere subito un risparmio di circa 10 milioni di euro”. Se dovesse diventare sindaco di Palermo, Tommaso Dragotto vorrebbe trasformare in realtà un progetto che al momento è stato riprodotto con un plastico. Si tratta del Progetto Mondello, finanziato interamente da Impresa Palermo, già presentato al Comune in attesa dei progetti esecutivi. La zona balneare della città, Dragotto la immagina tutta pedonale. L’ingresso non sarebbe consentito più a nessuno ad eccezione dei residenti. “E poi c’è anche da riqualificare lo storico mercato della Vucciria. Perchè non creare qualcosa di similare ai mercati della Bouqueria di Barcellona, magari con l’aiuto degli stessi commercianti della zona?”.

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E sui suoi “rivali” che come lui ambiscono ad amministrare il Comune di Palermo, Tommaso Dragotto preferisce non esprimersi più di tanto in attesa di un confronto faccia a faccia. “Se la Caronia e Faraone pensano di poter scendere in campo senza interpellare il partito a cui appartengono, dicono solo bugie. Sulla candidatura della Borsellino, penso che il cognome che porta sia il suo unico vantaggio. E’ una buona madre di famiglia ma non credo possa diventare il sindaco di Palermo. Di Ferrandelli ho grande stima ma in lui non vedo la struttura di uomo manager per lavorare al Comune di Palermo”. I giochi sono ancora aperti, Tommaso Dragotto prevede altri colpi di scena. “C’ è tanta confusione, troppi candidati e sicuramente nei prossimi giorni usciranno altri nomi. Io voglio lottare per sconvolgere il sistema della mala politica e di quelle persone che occupano poltrone per fare solo i propri interessi. Basta pensare che alla Regione Siciliana 25 deputati su 90 sono indagati. Finora i politici hanno dato esempi negativi di come si amministra la città”.

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12 Dicembre 2011, 15:07

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