Il volo disperato di Gonzalo

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04 Aprile 2011, 02:57

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Llui, Gonzalo Ruben Bergessio, si è avventato sul pallone del secondo gol con voluttuosa disperazione. Si è capito subito che avrebbe segnato. Troppa fame. Un controllo docile per addomesticare la sfera. Pallonettino oltre le spalle di Sirigu. E quella corsa sconfinata, a volere abbattere le staccionate dello stadio, per continuare a volare ancora fuori, come una scommessa finalmente vinta.

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Bergessio, l’oggetto misterioso. Gonzalo, il cocco di Simeone, uno che ha scritto attaccante sulla carta d’identità. Però, finora non si era visto. Infine, dopo la sfilza di critiche, ti capita un pallone come un sogno a occhi aperti, nel derby. La strada verso la porta è spalancata. I difensori non ti temono, non ti sorvegliano, preferiscono vigilare su Maxi, il più pericoloso. E’ lì che Gonzalo è rinato. Avesse sbagliato, sarebbe rimasto sepolto dai fischi del “Massimino”. Il gol gli ha spalancato il cielo del raddoppio. E ha spalancato la faccia truce di Simeone, nello specchio furtivo di una lacrima.

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04 Aprile 2011, 02:57

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