La Caritas parrocchiale di Gibellina ha accolto quattro donne e quattro ragazze minorenni ucraine, più un bimbo di 11 mesi, arrivati in paese tramite il canale che ha aperto col Belìce Irina Pisareva, ucraina, legata da un’amicizia con una famiglia di Partanna che l’ha ospitata anni addietro. Ad accoglierli presso il palazzo municipale sono stati il vice sindaco Daniela Pirrello, il parroco don Marco Laudicina, il dirigente scolastico Salvino Amico, componenti dell’Amministrazione comunale e istituzioni militari. La Caritas parrocchiale li ospita in locali comunali dati in comodato d’uso, e sta gestendo l’accoglienza con la collaborazione del Comune e di associazioni del territorio.
“Doveroso accogliere chi fugge”
“Accogliere chi fugge dagli orrori della guerra è un doveroso gesto di solidarietà umana, sentito non soltanto dall’amministrazione comunale ma da tutta la comunità che in questi giorni di preparativi per l’accoglienza dei nostri ospiti si è mostrata umana, vicina e disponibile all’aiuto”, ha detto il vice sindaco Daniela Pirrello. “Abbiamo risposto senza esitazione alcuna alla richiesta di accoglienza con grande senso di solidarietà e responsabilità – ha detto don Marco Laudicina – e oggi è iniziata questa prima esperienza. Ci prenderemo cura dei nostri fratelli ucraini e pregheremo insieme per la pace. Ringrazio tutti i parrocchiani che si sono adoperati con spirito di abnegazione ed in ogni modo, affinché le nostre porte si potessero aprire”.