Sono 9.323 i docenti che negli ultimi quattro anni hanno perso il posto di lavoro in Sicilia. Nel prossimo anno scolastico, la bozza di decreto sulla pianta organica prevede un ulteriore taglio di 2.534 posti, portando così il saldo negativo a 11.857. L’analisi è stata fatta dall’ufficio di gabinetto dell’assessore regionale per l’Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino.
“Già il dato complessivo dà il senso del grado di mortificazione dell’ offerta formativa in Sicilia in questi ultimi anni – afferma Centorrino – tuttavia un attento esame delle decurtazioni nei singoli settori di istruzione sottolinea elementi di incomprensibilità sui criteri adottati. Nel periodo considerato, infatti, si può constatare che non vi è proporzionalità tra la riduzione dei posti di insegnamento e la riduzione della popolazione scolastica, né con le riduzioni che derivano da progetti di riforma”. La diminuzione dei posti di insegnamento, rispetto alla diminuzione della popolazione scolastica, mettendo a confronto i dati degli anni dal 2008 al 2010 con quelli del 2007 risulta in termini percentuali pari a 7,17% volte in più nella scuola dell’infanzia; 4,45% in più nella scuola primaria; 10,83% in più nella scuola secondaria di 1 grado; 9,07% in più nella scuola secondaria di secondo grado.
“Altro elemento di forte perplessità – continua Centorrino – deriva dall’osservazione dell’ andamento alunni/classi. La media regionale registrata nell’ anno 2010/2011 è di 22,06 alunni per sezione per la scuola dell’infanzia; 19,21 per la scuola primaria; 21,61 per la scuola secondaria di 1 grado; 22,05 per la scuola secondaria di 2 grado. L’insieme delle osservazioni prese in considerazione – conclude l’assessore – motivano la forte necessità di una rimodulazione degli organici del personale docente già per il prossimo anno con la richiesta di un ridimensionamento delle decurtazioni di organico previste per il 2011/2012 e quindi con un recupero di almeno 500 posti da assegnare e ripartire per i vari settori formativi in organico di adeguamento”.