In Sicilia 12.300 occupati in più

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03 Settembre 2009, 18:20

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I primi tre mesi del 2009 l’occupazione ha registrato in Sicilia la creazione di 12.300 nuovi posti di lavoro. Il settore che ha registrato il maggiore incremento è stato quello dei servizi con 44 mila assunzioni in più mentre l’industria ha visto un calo di occupazione di 26 mila unità. Un dato negativo che si affianca a quello del settore dell’agricoltura che ha vista perdere 5.600 posti di lavoro. In definitiva sono 19 mila disoccupati in meno, in controtendenza con quanto accade del meridione di Italia dove la disoccupazione si è incrementata dello 0,2 per cento.

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Sono i dati che emergono da un’analisi Svimez su dati Istat e del Rapporto 2009 che fotografa lo stato economico della regione nel 2008 e nei primi tre mesi del 2009. Nel 2008 la regione ha registrato una caduta del Pil meno accentuata rispetto al resto del Mezzogiorno: meno 0,7% contro l’1,1% del Sud, con una media annua favorevole nel periodo 2001-2008 (+0,8% contro +0,6% del Sud). Il pil pro capite della Sicilia nel 2008 ammonta a 17.533 euro. La Sicilia dal 2005 ha inoltre intrapreso un trend di riduzione del divario rispetto al Centro-Nord che l’ha portata nel 2008 a raggiungere un pil procapite pari al 66,7% di quello nazionale. Da segnalare il calo del Pil industriale (-3%) e delle costruzioni (-1,3%), mentre agricoltura e servizi sono assolutamente stazionari (0%). Migranti e pendolari – Riguardo alla mobilita’, la regione e’ terra di pendolari e di migranti: 26mila i partiti nel 2008 verso il Centro-Nord, a fronte di 15mila rientri. 35mila le persone che si spostano per lavoro fuori regione. Uno su tre va in Lombardia, uno su sette in Emilia Romagna. I pendolari siciliani sono soprattutto uomini (78% del totale), diplomati (45%) piu’ che laureati (25%), impiegati nei servizi (68%). Oltre il 46% ha un livello professionale alto, il 97% lavora a tempo pieno, mentre quasi 1 su 3 e’ precario. Infrastrutture – La regione brilla nella dotazione di porti, con valori nettamente superiori alla media, mentre e’ in linea con il dato nazionale per gli aeroporti. Leggermente inferiori ai valori medi invece strade e autostrade, mentre si registrano forti carenze nelle linee ferroviarie, soprattutto elettrificate.

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03 Settembre 2009, 18:20

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