PALERMO – Mettere in vendita l’ex Chimica Arenella e riaprire i battenti dell’ippodromo grazie al contributo dei privati. Il comune di Palermo prova a mettere a frutto il proprio patrimonio immobiliare e lo fa puntando sui propri gioielli, o su quello che almeno un tempo lo era. Oggi Sala delle Lapidi ha approvato il Piano delle alienazioni 2018, atto propedeutico al bilancio, che contiene tutto quello che Palazzo delle Aquile vuole vendere o provare quantomeno a valorizzare.
La novità più significativa, annunciata in Aula dall’assessore al Patrimonio Antonio Gentile, riguarda l’ex Chimica Arenella, ossia la grande area di Vergine Maria che ormai da anni è sprofondata nel degrado, tra progetti di rilancio mai partiti e iniziative rimaste sulla carta: quasi 74 mila metri quadrati di superficie, quattordici costruzioni, attività economiche ma anche casermoni, torri d’acqua, ciminiere e capannoni ormai ridotti a ruderi industriali, il tutto affacciato sulla costa palermitana. Il Comune ha provato a intervenire, ma i soldi necessari, almeno 40 milioni, sarebbe troppi per le asfittiche casse pubbliche e così, su input delle Infrastrutture, Gentile ha deciso di mettere il bene in vendita. Al momento è in corso la valutazione dell’area, anche se la messa sul mercato è rimandata al prossimo Piano delle alienazioni.
Trova spazio nell’attuale, invece, la valorizzazione dell’ippodromo: su emendamento proposto dalla Prima commissione, la struttura della Favorita, grande 300 mila metri quadrati, sarà valutata dai tecnici comunali e soltanto dopo si potrà procedere con un bando aperto ai privati che pagheranno un canone per un certo numero di anni. La destinazione principale sarà quella legata alle corse ippiche, ma non è escluso che possano trovare spazio anche altre attività come l’ippoterapia o eventi culturali.
Ma il Comune è pronto a emanare un nuovo bando che su Palazzo Sammartino, l’edificio che sorge a due passi da piazza Marina: il precedente bando da 1,6 milioni è andato deserto e così l’amministrazione Orlando ci riprova. In vendita anche numerosi immobili di edilizia residenziale pubblica.
“Il sindaco ha incaricato il Segretario generale di costituire dei gruppi di lavoro che dovranno, entro giugno del 2019 e con report cadenzati, individuare soluzioni adeguate per il patrimonio comunale”, ha spiegato l’assessore Gentile. Una mossa presa anche per rispondere ai rilievi della Corte dei Conti: ai dirigenti interessati Orlando ha chiesto di aggiornare l’inventario dei beni comunali, di ridurre i fitti passivi e di dismettere gli immobili non strategici. L’idea è anche quella di ricorrere alla collaborazione della Cassa depositi e prestiti e del Fondo patrimonio dell’Anci per verificare l’opportunità di conferire alcuni beni a un fondo immobiliare. Tutto, pur di riuscire a vendere immobili che da troppi anni il Comune si ritrova sul groppone: basti pensare che nel 2017 sono partite le procedure per vendere beni dal valore di appena 1,7 milioni e valorizzarne altri per soli 24 mila euro., ma senza troppo successo.
“Le criticità presenti nel 2017 sono presenti tali e quali quest’anno, purtroppo non è cambiato nulla – dice il capogruppo M5s Ugo Forello – L’unica cosa positiva da registrare è l’emendamento sull’ippodromo che abbiamo votato favorevolmente”.
“L’inserimento dell’Ippodromo nell’elenco dei beni da valorizzare e alienare, approvato oggi dal consiglio comunale di Palermo su proposta della commissione Bilancio, rientra in un più ampio progetto per mettere a reddito lo sterminato, e sinora poco sfruttato, patrimonio immobiliare del Comune – dice Toni Sala, capogruppo di Palermo 2022 – Grazie all’intervento dei privati, l’Ippodromo potrà tornare al suo antico splendore e aprirsi anche ad altre attività collaterali, come l’ippoterapia e alcuni spazi gioco per i bimbi. L’amministrazione ha anche deciso di mettere in vendita l’area dell’ex Chimica Arenella che, nonostante il forte degrado, resta un sito dalle straordinarie potenzialità turistiche e imprenditoriali”.