CATANIA – Una vicenda che ha fatto molto scalpore. E che ha provocato la dura reazione non solo dell’Ordine dei giornalisti, ma anche del sindacato della stampa che ha stigmatizzato il comportamento dell’Ente. La nomina a titolo gratuito di un portavoce del sindaco della città metropolitana, sarebbe però frutto di un'”incomprensione” e della complessità della normativa. In vigore da quasi vent’anni. Così si legge in una nota inviata dalla Città metropolitana.
“Riguardo all’incarico come portavoce a titolo gratuito della Città metropolitana di Catania, non appena l’Associazione siciliana della stampa – il sindacato dei giornalisti – ha segnalato il problema, il sindaco metropolitano Enzo Bianco ha dato immediatamente disposizione di annullare il provvedimento, frutto di un’incomprensione conseguenza di una comunicazione per le “vie brevi” da parte degli uffici preposti – si legge.
Il sindaco Bianco – continua la nota – ricevuta la segnalazione da parte dell’Assostampa, ha ritenuto di dover provvedere immediatamente, poiché la normativa relativa alla legge 150 è complessa e richiede particolari attenzione e competenza. Nell’occasione il Sindaco ha anche confermato la necessità del tavolo tecnico proposto dall’Associazione della Stampa per risolvere la situazione complessiva dell’ufficio stampa del Comune di Catania e della Città Metropolitana e ha confermato la disponibilità, offerta parlando all’Assemblea provinciale dell’Assostampa di Catania, di rilanciare, nella sua qualità di presidente del Consiglio nazionale dell’Associazione dei comuni italiani (Anci), gli uffici stampa nelle pubbliche amministrazioni”.