PETRALIA SOPRANA – E’ caduto da un’altezza di 9 metri mentre stava lavorando all’installazione di un gocciolatoio nella parte inferiore di un balcone. Ha perso la vita così Salvatore Cammarata, 62enne operaio edile di una ditta artigiana a conduzione familiare che stamattina intorno alle 11 era in un cantiere di Petralia Soprana, sulle Madonie.
L’uomo, che era padre di due figli, ha battuto violentemente la testa e per lui si è rivelato inutile l’intervento degli uomini del 118. Non si esclude che l’uomo abbia perso l’equilibrio dopo essere stato colto da un malore. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione e il medico legale. Indagini sono in corso per accertare la dinamica dell’incidente e se l’operaio stesse operando secondo le normative in materia di sicurezza sul lavoro in altezza. L’incidente si è verificato nel centro storico della cittadina madonita, a pochi metri dalla chiesa Madre di Petralia. Alla famiglia dell’operaio edile scomparso sono giunte le condoglianze del sindaco Pietro Macaluso e dell’amministrazione comunale.
La Cgil Palermo e la Fillea Cgil Palermo intervengono dopo l’ennesimo incidente mortale sul lavoro che ha coinvolto un operaio edile di Petralia Soprana. Salvatore Cammarata, lavoratore autonomo di una ditta artigiana, è precipitato da 9 metri mentre stava effettuando una riparazione sulla facciata di un palazzo ed è morto sul colpo. “Per noi l’esigenza di una maggiore sicurezza vale sia per le grandi imprese che per chi opera nelle piccole ditte. Anzi – dichiarano il segretario generale Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo e il segretario Cgil Palermo Calogero Guzzetta – vale soprattutto per le piccole imprese artigiane dove, per abbattere i costi della crisi, si risparmia proprio su questo aspetto. Per far fronte alla concorrenza sleale, i piccoli artigiani rinunciano alla prevenzione e alla sicurezza noncuranti dei pericoli nascosti dietro l’angolo”.
“Uno degli infortuni più diffusi – aggiungo Ceraulo e Guzzetta – è proprio la caduta dall’alto. Anche per le imprese artigiane esiste un’ente bilaterale, Edilcassa Sicilia che, attraverso Confartigianato, organizza i corsi di formazione per la sicurezza dove ai lavoratori si spiega che in alcune fasi lavorative vanno adottate delle misure di sicurezza piuttosto che altre. Presumiamo che quest’ennesimo episodio luttuoso sia stato causato dall’assenza degli adeguati dispositivi di sicurezza che molto probabilmente l’operaio, che è precipitato dall’alto, non indossava”.
La Fillea e la Cgil esprimono rammarico e vicinanza ai familiari della vittima. “Facciamo le nostre condoglianza alla famiglia. Il tema della sicurezza per noi è strategico ed è fondamentale affrontarlo ai fini di un vero rilancio del settore – aggiungono Ceraulo e Guzzetta – Chiediamo cantieri aperti in sicurezza, dove gli operai possano lavorare senza morire. Le segreterie nazionali della Fillea e della Cgil, a seguito dell’escalation di incidenti nel settore, sta seguendo un percorso che prevede la proposta del reato di omicidio colposo per le morti sul lavoro”.