Inizia l’era dell’Orlando bis FOTO | Il battesimo della nuova giunta

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13 Marzo 2019, 13:00

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PALERMO – L’Orlando bis inizia ufficialmente a muovere i primi passi. Oggi il sindaco di Palermo ha infatti tenuto a battesimo la nuova giunta, con il giuramento degli assessori e il loro formale insediamento: foto di rito, firme e dichiarazioni di circostanza che però segnano una svolta per l’amministrazione. Per la prima volta, infatti, entrano i partiti ma la scena è anche per Fabio Giambrone, scelto come numero due.

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“Nasce la nuova giunta che ha davanti tre anni di lavoro e che dovrà continuare il lavoro della precedente giunta, che non mi stancherò mai di ringraziare”, dice il Professore dopo aver fatto firmare e giurare i singoli assessori. Il primo cittadino ha citato uno per uno gli uscenti (unico assente Emilio Arcuri) e presentato la nuova squadra, ma non mancano le piccole sorprese: nonostante le proteste delle minoranze, Orlando ha confermato a Maria Prestigiacomo la delega all’Amap (“Nessun conflitto di interesse, non si occupa della parte finanziaria ma funzionale”) mentre Giuseppe Mattina, oltre a occuparsi di case popolari, avrà il compito di tenere i rapporti con lo Iacp. Roberto D’Agostino, in quota Pd, si occuperà di Bilancio, Patrimonio e Cimiteri ma anche della “regia” economica delle partecipate, ma i rapporti funzionali saranno spacchettati ai vari assessori per competenza (Reset e Sispi a Giambrone, Amg e Amap a Prestigiacomo e Rap e Amat a Giusto Catania).

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Prestigiacomo e Catania si divideranno anche altri settori: al leader di Sinistra Comune va la pianificazione su centro storico e Pudm, ma la gestione degli interventi su entrambi è dell’ex presidente di Amap che si occuperà anche di condono, edilizia privata e nuove linee tram. Avvocatura, Turismo, Sport, Statistica e Gesap rimangano saldamente in mano al sindaco, così come i rapporti con Autorità portuale e Anci.

Ma la mossa più simbolica è la scelta di nominare Adham Darawsha, medico di origine palestinese che si occuperà non solo di Cultura ma di Culture, oltre che di Partecipazione, mentre tutti gli assessori avranno poteri di ordinanza. Ma l’orizzonte del sindaco è fatto di scadenze a breve e lungo termine: martedì 19 la presentazione a Sala delle Lapidi, entro il mese la rotazione dei dirigenti ma anche Palermo Mediterranea 2030, il gruppo di 30 imprenditori che Orlando ha incontrato mensilmente e con cui presenterà un report nei prossimi mesi. “Sarà il punto di vista degli imprenditori a cui non ho chiesto il voto, ma una visione – ha spiegato il sindaco – C’è una carenza di cultura di impresa, abbiamo creato un pensatoio in collegamento con Barcellona, Amsterdam e Helsinki. Milano è la città europea d’Italia, noi la più mediterranea: in Europa nessuna città è cambiata negli ultimi 40 anni come Palermo. Berlino e Mosca lo hanno fatto per eventi politici, noi abbiamo cambiato la mentalità, la testa, lo stile di vita”.

Il sindaco infine ha ricordato Piersanti Mattarella e don Pino Puglisi: “Abbiamo fatto una scelta strategica sulla mobilità – ha concluso Orlando – sia fisica che umana, collegata a quella culturale. Ma il vero termometro del cambiamento saranno le attività produttive”. E per questo il sindaco ha anche fatto un accenno a Blutec e alla crisi di Termini Imerese, su cui ha scritto una lettera al ministro Di Maio.

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13 Marzo 2019, 13:00

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