Si è insediato a Palermo negli uffici di villa Whitaker, il nuovo prefetto Umberto Postiglione (nella foto).
Postiglione è stato anche rappresentante territoriale del Governo ad Agrigento, dove è giunto nel 2008, in sostituzione di Vittorio Saladino, e ha guidato la prefettura per due anni e mezzo. Successivamente è stato nominato vice capo Dipartimento delle libertà civili presso il Ministero dell’Interno.
A Palermo prende il posto di Giuseppe Caruso, nominato due settimane fa direttore dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
“Qui– ha detto Postiglione – vi sono emergenze particolari, intendo dare risposte ai cittadini per intraprendere la strada del riscatto e contrastare ciò che si oppone allo sviluppo, come la criminalita organizzatà”. “Ho esperienze campane e siciliane mi sono mosso ai vertici delle emergenze in quanto a difficoltà – ha aggiunto – Mi auguro di riuscire a non essere aggredito dai problemi, ma a risolverli”. A proposito del programma ha osservato “affronterò i problemi, per cercare di convincere tutti a rinunciare alla cultura della furbizia”.
Postiglione ha anche sottolineato l’importanza del ruolo della stampa e dell’informazione.
“Sono stato sindaco di Angri in provincia di Salerno dal 2001 per nove anni, ho affrontato la crisi dei rifiuti che ha investito la Campania. Metto a disposizione degli amministratori locali – ha sottolineato – le mie esperienze”. “Sarò vicino agli amministratori locali e a coloro che hanno bisogno del prefetto, anche se sono i cittadini le prime ‘istituzioni’ a cui intendo dare risposte”.
Postiglione ha anche detto che intende intraprendere un dialogo con le parti sociali e il mondo delle associazionismo locale. “Cercherò di sviluppare un rapporto con le associazioni e i soggetti più sensibili del tessuto sociale – ha sottolineato – Con i vertici di Confindustria Sicilia ho già un ottimo rapporto per via della mia esperienza come prefetto ad Agrigento”.
