Intesa sulle partite Iva | Manovra, le novità

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31 Ottobre 2019, 19:16

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L’accordo sulle partite Iva è stato raggiunto, e si somma alle altre intese della maggioranza sulla manovraLa misura, ritenuta un punto d’incontro accettabile, riguarda soprattutto due novità: resta il regime forfettario al 15% per le partite Iva che non superino il tetto dei 65 mila euro, ma saltano i limiti sui beni strumentali.

A fare il punto è Luigi Di Maio, uscendo da Palazzo Chigi ieri sera: “Sulle partita iva c’è l’accordo, con l’aliquota al 15 per cento e saltano i vincoli – dice il ‘capo politico’ del Movimento cinque stelle -. Sul cuneo e fondo famiglie c’è accordo e c’è una importante norma sulla mobilità elettrica”. Di Maio ha anche annunciato la conferma dei fondi destinati a Quota 100 e Reddito di cittadinanza.

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Dal 2021, saranno escluse dal regime della flat tax le partite Iva che nel corso di quest’anno hanno accumulato più di 30 mila euro di reddito, derivante da lavoro dipendente o da pensione. Per accedere al regime agevolato, inoltre, le spese per il personale non dovranno superare i 20 mila euro. Salta anche il limite agli investimenti.

Tra le altre principali novità della manovra, è previsto anche che le spese sanitarie continuino a essere detraibili anche per chi paga in contanti. Sarà invece necessario, per le dichiarazioni 2021, attestare le altre detrazioni al 19% con pagamenti tracciabili come bonifici o uso di carte e bancomat. Previsti anche il taglio a emolumenti e gettoni di presenza negli organi di amministrazione e controllo pubblici (escluse le società), e il microprelievo su cartine e filtri per le sigarette; aumento anche per le accise delle sigarette stesse, ma saranno salve quelle elettroniche. Nessun aumento, invece, per l’imposta di registro per chi compra casa.

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31 Ottobre 2019, 19:16

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