La campanella si avvicina, "Ecco come ci arriverà Palermo" - Live Sicilia

La campanella si avvicina | “Ecco come ci arriverà Palermo”

Foto di repertorio
Il Comune continua a lavorare per la scuola. Interventi edili e forniture: il punto dell'assessore Marano

PALERMO – Nel capoluogo siciliano continuano serrati i preparativi per adeguare le scuole al rientro ‘versione Covid’. Dopo un primo giro di ricognizione attraverso tavoli tecnici coi dirigenti scolastici di ogni circoscrizione, il Comune di Palermo si appresta alla fase calda: intervenire concretamente sui 231 plessi scolastici di propria competenza tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Sia sul piano edilizio, che su quello delle forniture. Lo spiega nel dettaglio l’assessore alla scuola, Giovanna Marano, ormai da mesi in continuo contatto coi molteplici attori del mondo dell’educazione per non arrivare impreparati quando gli istituti riapriranno le porte.

“Il primo giro di tavoli tecnici è stato veramente utile – dice – e ha rivelato che le scuole stavano già lavorando in maniera spedita per misurare gli spazi indicati dal Piano scuola nazionale. Naturalmente sono emerse criticità, soprattutto nella parte più centrale della città, la VIII Circoscrizione, dove ricadono numerosi uffici e posti di lavoro e già le scuole hanno forzato sulla capienza strutturale prevista dalla legge. In particolare si tratta delle scuole Trinacria-Garzilli, Alberico Gentili e Rapisardi-Garibaldi”. Gli sforzi da parte dei singoli istituti per trovare locali alternativi non sono mancati: “Nel caso del Garzilli per esempio sono andati a buon fine, ma permangono difficoltà per le altre due scuole che non hanno avuto risposte”.

In una vera corsa contro il tempo l’amministrazione ha attivato le ricerche e lanciato sul proprio sito un avviso pubblico, verificare la disponibilità di locali da adibire ad uso scolastico che dovranno essere immediatamente fruibili. Una scelta che ha preso forma anche “visto l’annuncio del ministro Azzolina che il Decreto legge agosto prevedrà risorse aggiuntive per gli Enti locali – aggiunge l’assessore – proprio per garantire alcuni indispensabili affitti di spazi che normalmente non appartengono alle scuole”.

Tornando agli interventi a carico del Comune di Palermo, l’amministrazione conterà su un milione 800 mila euro per interventi previsti da uno specifico Pon (Piano operativo nazionale). Quanto alla cosiddetta “edilizia leggera” si procederà al rifacimento di servizi igienici, tramezzature, manutenzione di vario genere e lavori agli eventuali cortili per svolgervi didattica all’esterno. “È chiaro che molti interventi si stanno allestendo anche con risorse non straordinarie – precisa l’assessore – ma c’è anche da dire che per Palermo altri 630 mila euro arriveranno dal governo nazionale”. Le criticità sul piano edilizio sono emerse proprio dai tavoli tecnici organizzati negli scorsi giorni, tramite un questionario sottoposto a ogni dirigente scolastico; un lavoro frutto della cooperazione fra due assessorati, quello alla Scuola e quello all’Edilizia, “con cui abbiamo condiviso approccio e percorso”, sottolinea Marano. Si entrerà nel vivo del Pon solo nelle prossime settimane: “I nostri uffici hanno predisposto le schede dettagliate degli interventi – spiega brevemente l’assessore all’Edilizia, Maria Prestigiacomo –. Ora attendiamo risposte dal ministero dell’Istruzione”.

“Quanto all’aspetto delle forniture – spiega invece Marano nel dettaglio – quasi tutte le richieste si concentrano in particolare su certi tipi di materiali: pannellature leggere, come pareti divisorie, per suddividere spazi ampi; separatori di flussi di persone come transenne e nastri; interventi di riparazione dei cancelli che non erano più apribili o sicuri; tettoie per far sì che gli alunni attendano comodamente di entrare a scuola, durante il contingentamento degli ingressi”.

Grandi spazi suddivisi in aule provvisorie, tempi rivisti, ma soprattutto niente contatti: la scuola ai tempi del Covid sarà anche un’esperienza tutta nuova a cui abituarsi, soprattutto per i più piccoli. “Anche se hai meno di sei anni e quindi sei escluso dall’obbligo della mascherina – dice l’assessore Marano – c’è da conoscere e assimilare le nuove regole: lavarti le mani, non avere un certo contatto fisico con l’educatore, non avere garanzie di rapporti ravvicinati a cui eri abituato. Il bambino, o la bambina, deve assumere consapevolezza di queste novità e trovarci un aspetto positivo. Ecco perché si è arrivati anche alla proposta di introdurre lo psicologo scolastico, un rimedio ai cambiamenti inevitabili che il Covid ha portato e ancora porterà nelle nostre vite quotidiane. Anche perché, va detto, alcune questioni come per esempio quelle di carattere sanitario verranno definite solo qualche giorno prima dell’inizio della scuola”.

Le certezze legate all’evoluzione del virus sono pochissime, se non nulle, ma di una cosa Marano è certa: “È interesse di tutti che la scuola possa ripartire in presenza – assicura – grazie anche a quel tipo di norme che consentano anche ai più piccoli di imparare a proteggersi. Il Comune di Palermo ha sotto la propria responsabilità diretta una fascia scolastica fatta di fasi d’infanzia, preadolescenza e in parte adolescenza, che hanno subìto un’interruzione inedita di sei mesi. Uno stop che molti già definiscono anche come possibile causa di una crisi educativa mai conosciuta. Ecco perché sarà veramente importante che comfort, spazio e sicurezza garantiscano la ripresa in presenza – continua – perché in queste fasce, nonostante la didattica a distanza e la passione, c’è sempre e comunque un gran bisogno di una relazione vera. La scuola è la fabbrica del futuro, un bene comune, un luogo che serve principalmente all’attività scolastica, ma che può essere il luogo dove si svolgono tante altre attività e può diventare un centro propulsivo”.

Rimane un dubbio, che si pongono tutti: Palermo, come il resto del Paese, arriverà pronta alla campanella? “Tutti ci sentiamo già in ritardo – ammette l’assessore Marano – ma è pur vero che il tempo impiegato per fare scelte importanti non si può definire tempo perso. Per quanto riguarda il nostro Comune, passato il Ferragosto ricominceremo coi tavoli delle circoscrizioni e stavolta li allargheremo a tutti i soggetti che rappresentano la comunità educante: parrocchie, rappresentanti dei genitori, lavoratori del terzo settore che hanno svolto progetti a contrasto delle povertà educative. Abbiamo bisogno di stabilire i patti di comunità, strumento molto importante presente nelle indicazioni del Piano scuola, che mette in moto un processo di cooperazione e corresponsabilità a cui la giunta Orlando guarda da moltissimi anni. Siamo convinti che serva far discutere e partecipare tutti i soggetti affinché siano attivi e non subiscano le scelte”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI