È terminata nel tardo pomeriggio di oggi la riunione tra l’assessore alla Funzione pubblica Caterina Chinnici e i sindacati sul tema dei rinnovi dei contratti dei dipendenti regionali. Non tutti i sindacati, a dire il vero. Non sono stati convocati , infatti, i Cobas Codir. E non sono mancate le polemiche.
Ma con l’incontro di oggi, probabilmente, si è fatto un passo avanti sulla strada di quei rinnovi fermi, in alcuni casi, dal 2005. “Le segreterie regionali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Sadirs, Dirsi, Ugl e Siad Udirs – si legge in una nota unitaria delle sigle presenti all’incontro – esprimono parziale soddisfazione per l’esito dell’incontro avuto questo pomeriggio con l’assessore Chinnici. Nel corso del confronto l’assessore ha comunicato – prosegue la nota – che già domani mattina convocherà il presidente dell’Aran Sicilia per formalizzargli la nota con la quale viene dato mandato all’Agenzia di riaprire ‘immediatamente’ le trattative per i rinnovi contrattuali 2006- 2009 per il comparto e per la dirigenza. Questo consente alle scriventi, pur mantenendo lo stato di agitazione – aggiungono i rappresentanti sindacali – di sospendere temporaneamente le iniziative assunte fino alla riapertura del confronto per i rinnovi che dovrà avvenire e concludersi in tempi brevi. Nel corso dell’incontro le organizzazioni sindacali hanno sollecitato l’assessore anche ad avviare il confronto politico sui temi generali che investono l’amministrazione regionale e che richiedono assunzioni politiche di responsabilità per superare le criticità più rivelanti, a partire dal tema delle nomine dirigenziali fino al riordino di tutto il personale per valorizzare le professionalità esistenti. L’assessore – concludono i sindacati – ha assunto l’impegno di riconvocare le organizzazioni sindacali entro i prossimi 10 giorni per avviare il confronto sui temi generali. Le segreterie regionali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Sadirs, Dirsi, Ugl e Siad –Udirs mantengono alta l’attenzione su entrambi i fronti, contrattuale e politico, confermando fin da ora la volontà di riaprire la vertenza in caso di risposte inadeguate”.
Ma c’è un giallo di natura tecnica che coinvole proprio l’Aran Sicilia. L’organo che, per statuto, si occupa della contrattazione, infatti, ha ricordato alla Regione che proprio il governo aveva bloccato i finanziamenti per i rinnovi. E in una nota del 27 gennaio scorso, l’Aran lo ribadisce, facendo riferimento a un “richiesta tecnica di questa Agenzia volta a verificare la completa copertura finanziaria dei fondi occorrenti per i rinnovi contrattuali”. Insomma, l’Aran avrebbe chiesto di recente alla Regione novità su quei soldi per i rinnovi, finora “bloccati” e utilizzati per la copertura della spesa sanitaria. “Al riguardo – scrive l’Aran – si rappresenta che questa Agenzia ha comunque richiesto alla stessa Ragioneria, al fine della riapertura delle trattative, se siano stati adottati da parte degli organi competenti, provvedimenti volti a superare l’attuale situazione di indisponibilità dei fondi stanziati all’uopo nel bilancio della Regione”. Insomma, l’Aran che ha il compito di iniziare la contrattazione solo dopo l’input della Regione, ha chiesto allo stesso governo se quei soldi per i rinnovi fossero finalmente disponibili. E finora non avrebbe ricevuto alcuna risposta.
Resta sullo sfondo, però, come accennato, la polemica. Già nei giorni scorsi, il Cobas Codir, sindacato maggiormente rappresentativo tra i dipendenti regionali, aveva fortemente criticato la scelta dell’assessore Chinnici di non convocare il sindacato di base alla riunione di oggi. “Io rappresento tutti i lavoratori”, aveva replicato la Chinnici. Ma oggi, ecco il nuovo affonda dei Cobas: “La dottoressa Chinnici – scrive in una nota il sindacato – ha dichiarato di rappresentare tutti i dipendenti regionali, ben sapendo di non avere, invece, incredibilmente e illegittimamente, convocato all’incontro né la prima organizzazione sindacale dei dipendenti regionali (il Cobas/Codir), né l’Aran Sicilia (unica istituzione delegata dalla Legge alle trattative con i sindacati) rea – forse – di avere comunicato, con una nota del 23 gennaio scorso, il mancato svincolo delle somme necessarie per riaprire le trattative. L’assessore, nel tentativo di giustificarsi, sul punto, ha lamentato – aggiungono i Cobas – il mancato invio da parte del Cobas/Codir di una formale richiesta di incontro che – a nostro avviso – sarebbe dovuto scaturire proprio dall’iniziativa del vertice politico in considerazione anche dello stato di agitazione del personale proclamato proprio dal Cobas/Codir sin dai primi giorni di ottobre 2011 e tuttora vigente”.
Secondo i Cobas Codir, “l’assessore mette in scena una ‘farsa teatrale’ dal sapore pre-elettorale. Sembra di assistere da parte dell’assessore – aggiungono i Cobas – a un tentativo di appropriarsi di un merito che non ha, ovvero quello di essere l’artefice di una riapertura delle trattative tentando, così, di allontanare da sè la responsabilità del blocco delle contrattazioni causato, proprio dall’esiguità dei fondi stanziati dal governo regionale per il rinnovo dei contratti e dalla delibera di giunta del 13 settembre 2011 (di cui lei stessa è responsabile), che blocca di fatto, il riordino complessivo dell’amministrazione regionale”.