TRAPANI – Un sorriso pieno nell’ultima gara di un 2015 importante. Il Trapani chiude la propria annata con un successo meritato, maturato ai danni di un Bari che è andato a sbattere sul muro di tenacia e sagacia tattica eretto da un Serse Cosmi che al termine del match si è lasciato andare, ponendo l’attenzione su alcuni dettagli del lavoro portato avanti sino a questo momento della stagione. Iniziata col proposito di lanciare determinate pedine, giunta al giro di boa dopo aver consacrato eroi entrati in scena con i galloni di outsider, abili ad approfittare di un cambio di ruolo reso necessario da contingenze fortuite: doveva essere il Trapani di Sodinha e Torregrossa, è diventato il gruppo trascinato da Coronado e Citro, solo per citare alcuni interpreti.
Ma il merito di una prima parte di campionato da promuovere senza tentennamenti va equamente diviso tra i tanti gregari che hanno risposto presente nei pochi momenti di difficoltà, con il picco più basso raggiunto dopo le quattro sconfitte consecutive a cavallo tra il successo esterno con la Salernitana e quello al “Provinciale” contro lo Spezia. La presenza di Nicolas tra i pali ha garantito punti importanti, Scognamiglio e Fazio sono stati decisivi anche in proiezione offensiva, Cavagna, Raffaello e Montalto hanno dimostrato di meritare una chance quando chiamati in causa, De Vita e Sparacello hanno fatto intravedere qualità da far maturare con l’ausilio del lavoro settimanale. Senza dimenticare la vecchia guardia, con Rizzato e Pagliarulo in testa, silenziosa ma abile ad agire da elemento di traino quando si è reso necessario quel pizzico di esperienza in più.
Poco meno di dodici mesi fa era logico pensare a un anno di transizione dopo la cessione di Mancosu e la successiva svolta in panchina con l’esonero di Boscaglia. L’arrivo di Cosmi era un’incognita: la scommessa ora può dirsi vinta, tenendo conto dell’undicesimo posto conquistato al termine della passata stagione e del promettente girone di andata appena concluso. Obbligatorio staccare la spina per qualche giorno, adesso, prima di riprendere confidenza con il campo e pensare al match in programma a metà gennaio al “Liberati” di Terni. In mezzo l’inizio di un mercato invernale, con il d.s. Faggiano all’erta, che al momento appare più un’insidia che un’opportunità per un Trapani che non ha alcuna intenzione di smettere di sognare. Il miracolo continua. Anzi, cominciatela a chiamare realtà.