SIRACUSA – Anche la magistratura sulla discarica di contrada Armicci a Lentini. Un’inchiesta della Procura della Repubblica di Siracusa sta cercando di fare luce sulla legittimità del contestato iter autorizzativo con cui la Regione ha dato via libera alla realizzazione di una discarica di rifiuti speciali non pericolosi vicino al lago di Lentini, a ridosso dall’area archeologica “Valsavoia Armicci”. La conferma arriva dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano. C’è un fascicolo, dunque, aperto a seguito della denuncia del Comune di Lentini in cui si contesta l’autorizzazione nonostante il parere negativo del consiglio comunale alla variante urbanistica. E non solo. Nella denuncia c’è la direzione verso la quale verosimilmente si stanno muovendo gli uomini dell’aliquota Nictas di polizia giudiziaria del tribunale aretuseo. L’assessore all’Ambiente del comune lentinese, Santi Terranova, subito dopo l’esposto (lo scorso settembre) e ancora qualche giorno fa, ha spiegato: “Abbiamo presentato denuncia perché riteniamo che questa autorizzazione travalichi i limiti del lecito: una discarica a 700 metri dal lago di Biviere, in piena zona d’interesse comunitario. E a parte questo ci siamo accorti che il procedimento di Via (Valutazione impatto ambientale) è stato firmato da un funzionario della Regione che è stato arrestato per aver preso mazzette per il rilascio di questo tipo di procedimenti”. Alla Procura siracusana il compito di verificare le fasi del procedimento: “Sono in corso accertamenti. Sono questioni complesse da esaminare”, si limita a dire il procuratore Giordano.
Nel frattempo la mobilitazione sul territorio per dire “No alla discarica Armicci” prosegue e si espande. Un consiglio comunale aperto ha suggellato “il presidio permanente”, così lo ha chiamato il sindaco Saverio Bosco, per vigilare sull’eventuale inizio dei lavori. Presenti, a dare il loro supporto, anche i deputati regionali Stefano Zito (Movimento cinque stelle) e Marika Cirone Di Marco (Pd), la deputata nazionale Pd Sofia Amoddio (che presenterà un’interrogazione parlamentare sulla vicenda) e l’ex assessore regionale, portavoce di Progetto Siracusa, Ezechia Paolo Reale. Tutto si è infiammato dopo l’ultimo provvedimento emesso dalla Regione – datato 13 dicembre – con il quale viene abrogato e riscritto un capoverso del precedente decreto di rilascio dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) alla ditta Pastorino srl di Siracusa per la realizzazione della discarica. Secondo Maurizio Pirillo, il dirigente generale del dipartimento Acqua e rifiuti della Regione che l’ha firmato, si tratta di una specificazione “di quello che è l’Aia: ossia, tra le altre cose, anche variante allo strumento urbanistico”. Un chiarimento all’interno di un provvedimento già emesso nel novembre 2015, che a suo tempo non è stato adeguatamente impugnato. Perciò sarebbe efficace e i lavori potrebbero partire da un momento all’altro. Di tutt’altro avviso l’amministrazione comunale di Lentini. Secondo la quale la modifica di dicembre equivarrebbe a un nuovo provvedimento, per cui ci sarebbero i tempi per impugnarla e chiedere una sospensiva. Pronto il ricorso al Tar, che si aggiunge all’istanza di annullamento in autotutela presentata alla Regione. Parallelamente e per altri canali, come detto, la denuncia cui la Procura ha dato seguito. “Quando si verificherà un esito lo comunicheremo”, si è limitato a concludere il procuratore della Repubblica di Siracusa, Giordano.