La famiglia Giuffrida scrive alla Procura

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05 Ottobre 2013, 20:19

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CATANIA – “E’ stato ammazzato una seconda volta”. E’ questo uno dei passaggi di una lettera inviata oggi dai genitori e dai fratelli di Giuseppe Anthony Giuffrida alla Procura di Catania non appena hanno saputo che alla guardia giurata erano stati concessi dal Gip gli arresti domiciliari.

Una missiva, firmata anche dall’avvocato che li assiste Giuseppe Lipera, che manifesta tutto il dolore, la rabbia e lo sdegno di una famiglia che si è vista strappare improvvisamente una vita senza un motivo.  “Ben sappiamo – scrivono – che non compete alle parti civili del processo penale, in questa fase degradate a mere parti offese, il compito di chiedere entità di pene o adeguate misure cautelari nei confronti del reo, ma – aggiungono – valuti il Procuratore della Repubblica di Catania ed il Procuratore Generale se tutto questo è giusto oppure no; se questo provvedimento del GIP meriti di essere impugnato e severamente censurato”.

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I genitori e i fratelli della vittima chiedono un gesto alla Procura, loro che, scrivono, “dovranno attendere lunedì per poter piangere il figlio, per rivedere il suo corpo, di contro la guardia giurata è già a casa, sicuramente circondata dai suoi affetti”. E tutto questo, per i familiari e gli amici di Giuseppe “non è certamente giusto”. 

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05 Ottobre 2013, 20:19

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