La festa dell'Arma| Gargaro presenta report 2016 - Live Sicilia

La festa dell’Arma| Gargaro presenta report 2016

I 203 anni della Benemerita.

CATANIA – Giorno 5 giugno 2017, ore 18.30, la caserma “Vincenzo Giustino” di piazza Giovanni è tirata a completamente a lucido mentre in altro sventola il Tricolore. Il portone è aperto, il cortile pullula di civili e autorità. È festa e si vede. L’arma dei Carabinieri, la Benemerita, compie 203 anni. Una storia che pesa e che riconnette la storia patria alla vita quotidiana di ogni singolo cittadino. Il colonnello Francesco Gargaro, comandante provinciale, ne è consapevole. Anche per questo ha preferito citare le parole di Andrea Camilleri per descrivere un rapporto che si fa anima e corpo con il popolo italiano. Tanto da produrre ancora oggi storie di professionalità e dedizione meritevoli di encomio e orgoglio.

Oltre alla retorica ci stanno i numeri. Per Gargaro è infatti tempo di report. Quella dei carabinieri è nei fatti una presenza capillare su tutto il territorio etneo: 9 compagnie, 2 tenenze e 64 stazioni. Cifre che in termini di operatività si traducono dal 31 dicembre 2016 in 56 mila tra pattugliamenti e perlustrazioni, con 240 mila persone identificate. E non solo. Il particolare rapporto tra la popolazione e l’Arma si declina in circa 620 mila chiamate, quasi 1700 al giorno, al 112 che hanno prodotto oltre 50 mila interventi per soccorso, per reati e dissidi privati.

L’impegno nel contrasto delle manifestazioni criminali, inerenti anche allo spaccio di sostanze stupefacenti, ha portato in un anno a 377 arresti eseguiti e il sequestro di ingenti quantitativi di droga. L’attività di contrasto alla criminalità organizzata ha permesso inoltre di sottrarre ai “clan” catanesi un numero di armi pari a 359 tra pistole, fucili ed armi bianche. Sono 300 gli arrestati, invece, su versante delle estorsioni.

E ancora, lo scorso anno, le stazioni e tutte le componenti investigative e radiomobili del Comando Provinciale di Catania hanno denunciato in stato di libertà 6.240 persone e ne hanno tratte in arresto 2.016, di cui 1775 in flagranza di reato, ma soprattutto hanno perseguito 33.918 reati, che corrispondono al 77% delle denunce complessivamente presentate a tutti i reparti ed uffici delle Forze di Polizia (44.021). Sono, inoltre, 19 le operazioni antimafia (per un totale di 338 arrestati) che hanno coinvolto i militari dell’Arma sotto il coordinamento della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania e la Procura della Repubblica di Caltagirone. Tra gli arresti eccellenti spicca quello del boss di Librino Andrea Nizza, individuato a Viagrande, e inserito nell’elenco dei ricercati più pericolosi d’Italia.

I dati relativi ai primi mesi dell’anno in corso fanno registrare nella provincia di Catania, rispetto allo stesso periodo del 2016, una netta diminuzione dei reati tentati e consumati  (-11,64%), con particolare riguardo alle rapine (-14,93%) e ai furti (-12,30%).


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI