La lettera di una vittima dell’usura: | “Io, abbandonato dalle istituzioni”

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07 Marzo 2010, 09:56

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Quella che segue è la lettera inviata al sito BlogSicilia da Bennardo Mario Raimondi. In essa l’uomo racconta la sua triste realtà di padre disperato per la malattia del figlio, cosa che lo ha portato sul punto di voler vendere un rene per trovare le risorse per curarlo, ma soprattutto denuncia la totale assenza di una risposta chiara, un aiuto concreto da parte delle istituzioni, nonostante le mille promesse ricevute.

“Il 20 gennaio scorso sono stato ricevuto dal Presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, dopo aver sentito la notizia che volevo vendere un rene perché vittima di usura, dopo aver perso tutto e tutti.

Dovevo curare mio figlio di 8anni disabile; mi aveva promesso un aiuto economico ma a oggi non ho ricevuto neanche un centesimo; anzi mi è stata tagliata pure la luce, così siamo arrivati al capolinea.

Venerdì scorso il Giornale di Sicilia portava proprio questa notizia firmata dall’ on. Salvino Caputo: che gli aiuti promessi non sono arrivati e addirittura mi avevano tagliato la luce. Nella pagina accanto c’erano altre due notizie: una di un artigiano vittima di usura che si era ucciso e l’altra su un artigiano sempre vittima di usura che, non avendo collaborato con la magistratura, era stato arrestato per favoreggiamento.

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Allora mi chiedo: se non denuncio vengo arrestato; se denuncio ricevo non solo minacce di morte ma nessun tipo di aiuto abbandonato a me stesso. E allora forse ha fatto una cosa giusta quello che si è ucciso come avevo tentato di fare pure io due anni fa.

Ma sono stato salvato.

Ora chiedo a voi. Pubblicate, divulgate, fate sapere alla gente la verità e se volete una mia testimonianza sono a vostra disposizione perché la mia non è diventata solo una lotta di sopravvivenza ma pure una lotta contro l’ingiustizia”.

Pubblicato il

07 Marzo 2010, 09:56

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