La ricetta di Cosmi|per riscattare la squadra

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12 Marzo 2011, 12:54

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Adesso basta, è il momento di essere uomini, è il momento di uscire l’orgoglio. Il Palermo domani a Marassi contro il Genoa si gioca la possibilità di uscire dal tunnel della crisi. Un tunnel lungo, buio, ma percorribile. Oggi a Boccadifalco i rosanero hanno sostenuto la consueta seduta di rifinitura. Cosmi ha nuovamente riproposto la difesa a tre con l’arretramento di Migliaccio assieme a Munoz e Bovo. Pastore trequartista con Miccoli ed Hernandez in avanti. A centrocampo fuori Ilicic, gioca Bacinovic.

Alle 12 in punto, conferenza stampa del tecnico Serse Cosmi. “E’ stata una settimana diversa rispetto alla precedente. La sensazione è che la squadra abbia vissuto il ritiro a Roma ancora sotto shock per il risultato con l’Udinese. In questi casi ci si auspica un cambio radicale, una sterzata. La squadra però aveva subito troppo per potere reagire subito già dalla partita della Lazio. Abbiamo chiarito alcuni aspetti in relazione a quello che qualsiasi allenatore vorrebbe dalla propria squadra, che non ho visto durante la partita con la Lazio. Abbiamo discusso, anzi, ho fatto un monologo, e la squadra ha reagito come speravo. Ci saranno delle varianti. Il tempo a disposizione è poco e so che devo ottimizzare le situazioni. Conoscevo questa squadra dal punto di vista tattico dato che l’ho vista giocare spesso e ho delle idee diverse rispetto alla situazione di alcuni giocatori. Personalmente sono convinto che sia giusto lo schieramento con un solo trequartista per quello che è il mio credo calcistico. Apportare qualcosa di nuovo sotto l’aspetto difensivo mi sembrava più di una necessità, considerato che i dati oggettivi lo dimostravano. Da qui però a ottenere risultati è normale che ci vuole tempo. Prima comunque viene l’interpretazione psicologica della gara e poi quello tattica. Questa è una squadra che può giocare sia a tre che a quattro come credo tutte le squadre debbano saper fare. I giocatori sono atleti evoluti e io pretendo dai miei che sappiano interpretare più situazioni tattiche”.

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Domani tappa insidiosa, c’è il Genoa: “Sarà un’occasione unica per avere un pizzico d’orgoglio. Marassi è il campo dove il fattore pubblico incide di più. Ti stimola molto. Ho allenato a Genova e so cosa vuol dire essere avversario in quello stadio e mi auguro che l’ambiente possa caricare i miei giocatori. Quando si incontra una squadra che imposta il 4-4-2 si pensa che sia più facile, ma non è così. Il modulo va interpretato, e il Genoa ha giocatori con grandi qualità individuali. Sarà una partita difficile, ma ci voleva in questo momento”.

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12 Marzo 2011, 12:54

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