La sanzione alla prof sospesa | “Il ministro non può revocarla”

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29 Gennaio 2020, 15:25

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ROMA – “Nessun ministro ha la facoltà di sanzionare un dipendente pubblico né di revocare la sanzione comminata da un dirigente”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina rispondendo durante il question time all’interrogazione posta dal deputato Nicola Fratoianni (LeU) sul caso della professoressa Rosa Maria Dell’Aria sospesa a Palermo con l’accusa di non aver vigilato sui contenuti del lavoro dei suoi studenti. “Pure essendomi insediata da poco ho voluto subito farmi carico di questa questione. La libertà di insegnamento è esercitata senza condizionamenti e tende allo sviluppo dello spirito critico dei discenti. Ho avviato un approfondimento su quanto accaduto per capire per quali motivi non si sia risolta questa questione per eliminare una sanzione disciplinare apparsa non ragionevole e sproporzionata. Il provvedimento rientra nelle competenze dell’Ufficio scolastico regionale, in particolare attiene all’Ufficio per i procedimenti disciplinari. Non si può prescindere dalla acquisizione delle piene funzioni del direttore generale; posso assicurare che il procedimento di nomina del dirigente dell’Ufficio scolastico regionale si sta per concludere”, ha concluso il ministro.

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“Ringrazio la ministra dell’Istruzione per la risposta e per gli impegni presi in quest’Aula, nonostante si sia insediata da poche settimane e so bene quali siano i limiti normativi che rendono impraticabile un intervento diretto ed esclusivo del ministro che sani quello che rimane da quasi un anno una macchia nella vita amministrativa della scuola italiana”. Lo ha affermato nell’Aula di Montecitorio Nicola Fratoianni nella replica alla risposta del governo durante il Question Time dedicato alla vicenda della docente di Palermo sospesa un anno e che nonostante gli impegni assunti nel maggio 2019 dal precedente governo non ha ancora visto riconosciute le proprie ragioni. “Quella docente di Palermo è stata sospesa – ha proseguito il parlamentare di Leu della commissione scuola di Montecitorio – non perché avesse violato qualcuna delle sue funzioni, e non c’entra nulla neanche il sacrosanto diritto alla libertà di insegnamento, ma semplicemente perché i suoi studenti avevano espresso delle loro opinioni. Quelle opinioni di quei ragazzi evidentemente fecero male allora a qualcuno che si offese perché vennero paragonati i famigerati decreti sicurezza alle Leggi Razziali. Si può essere d’accordo o meno con questo paragone, lo si può definire eccessivo o inappropriato. Ma non si può intervenire nel modo in cui è stato fatto”. “L’avvio dell’ispezione che ha portato alla sospensione della prof.ssa Dell’Aria avvenne sull’imput di un tweet inviato da un militante dell’estrema destra al ministero allora guidato da Bussetti. Dunque con un intervento che aveva una natura prettamente politica, rispetto pure alla divisione degli interventi che pure la ministra oggi opportunamente ci ha ricordato. Per questo non chiediamo alla ministra di fare quello che non può fare, ma siamo qui a chiedere al titolare del ministero di Viale Trastevere e al governo di vigilare su questa vicenda. Noi continueremo a farlo – ha concluso Fratoianni – fino a quando quel vulnus non sarà risolto, e alla prof.ssa Dell’Aria sarà restituita la dignità che le spetta”. (ANSA).

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29 Gennaio 2020, 15:25

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