La telefonata e la nuova speranza| “Ma pure stavolta non era Marcello”

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08 Gennaio 2019, 13:39

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PALERMO – Nel giro di un anno e mezzo tre segnalazioni hanno fatto riaccendere la speranza. “Abbiamo trovato Marcello”, si è sentita dire Laura Zarcone al telefono, la madre che da sette anni è in cerca del figlio, scomparso dalla zona della Fiera del Mediterraneo nel 2011.

Anche stavolta, purtroppo, non si trattava del ragazzo sparito alla vigilia del suo ventesimo compleanno, quando è uscito di casa dicendo al fratello minore che sarebbe tornato presto. “Il giorno dell’Epifania ho ricevuto una telefonata, intorno alle 4 del pomeriggio. Mi hanno detto che avevano trovato Marcello a Napoli, nella zona di Secondigliano – racconta la mamma – e per un attimo, ho creduto di nuovo che il miracolo potesse avvenire. La sera precedente avevo pregato molto, mi sono rivolta a Dio perché a volte ho paura di impazzire e quando sono stata contattata ho provato una sensazione indescrivibile”.

Il ragazzo segnalato era stato individuato per strada, in molti hanno creduto si trattasse del giovane palermitano, anche per un segno particolare presente sul polso destro. “Già, – prosegue Laura Zarcone – mi è stato riferito che aveva una piccola cicatrice nello stesso punto in cui l’ha Marcello. Ma la speranza è durata poco. Ho subito fatto decine di altre chiamate – aggiunge – ho contattato i carabinieri di Secondigliano, mi sono messa in contatto con dei miei familiari che vivono a Napoli ed hanno raggiunto subito il ragazzo. Nel frattempo, mi sono state inviate alcune foto, ma sin da subito ho capito che non si trattava del mio Marcello”.

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Momenti concitati, di speranze appese ad un filo, di incredulità mista a gioia. E infine, di dolorosa consapevolezza. “Ogni volta – continua Laura Zarcone – è per me un dolore enorme, un mix di emozioni che mi travolge, facendomi quasi sentire sospesa nel tempo. Riabbracciare mio figlio è il desiderio più grande, un motivo di vita che inseguirò sempre. E queste segnalazioni, nonostante la delusione inevitabilmente provata, mi fanno capire che Marcello non è stato dimenticato, che l’attenzione su di lui è ancora alta”.

Risale soltanto a tre mesi fa la penultima segnalazione: un giovane senzatetto era stato notato in corso Vittorio Emanuele a Palermo, somigliava al ventenne scomparso. In quel caso le coincidenze erano state tante, compresa la zona in cui era stato rintracciato, una delle preferite da Marcello, che si recava spesso in un negozio di fumetti del cento storico. Nel luglio del 2017, invece, l’improvvisa felicità era arrivata in casa Volpe grazie ad una notizia giunta dalla Spagna: il ragazzo era stato stato ritrovato a Madrid.

La madre aveva incontrato il giovane che anche in questo caso somigliava incredibilmente al figlio, ma non era lui. “Ho tentato di aiutare questi ragazzi e sto cercando di dare una mano anche a colui che mi è stato segnalato a Secondigliano. Nessuno di loro è mio figlio – conclude Laura Zarcone – ma lo sono di altre madri che, ne sono certa, in questo momento stanno soffrendo come me”. 

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08 Gennaio 2019, 13:39

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