La testa dell’assessore scomodo | offerta su un piatto d’argento?

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22 Settembre 2011, 10:24

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Una svolta possibile sul caso Russo? La testa dell’assessore offerta su un piatto d’argento? Era una voce che girava ieri tra gli scranni dell’Ars. Oggi diventa carta che canta. Titola ‘Repubblica’: “Lombardo offre un patto agli alleati: ‘Tranquilli, Massimo lascerà la sanità'”. Segue un pezzo di sussurri a spizzichi e bocconi, in cui il concetto si intravvede più che essere declamato. Allora, il titolo è una forzatura, o c’è una traccia verosimile?

Massimo Russo è un tipo scomodo. La sua tracimante difesa ha mostrato ancora di più la mascella indurita di un uomo non incline al compromesso, in parte per vocazione, in parte per calcolo politico circa l’immagine dell’intransigenza. Ci sono elementi di insofferenza personale, anche. Questo assessore che persegue i suoi scopi, senza ascoltare nemmeno le voci dei compagni di viaggio, è una spina conficcata nella carne, nel tempio dei cocci che si aggiustano. E’ uno sgarbo conclamato, perché nei corridoi e nei riti tribali del palazzo ciò che mi fai come onorevole, me lo fai pure come uomo.  Non stiamo dicendo che l’ex magistrato sia un protomartire della purezza governativa. Non stiamo scrivendo che sia del tutto scevro da ragionamenti sottili e interessati. Ma è uno che tira dritto, che derubrica le critiche alla voce “complotto, che spacca il mondo in due col risaputo meccanismo della mafia e dell’antimafia. E la sua risposta di ieri, con inappropriato ma assoluto richiamo a Giovanni Falcone, è una dimostrazione in più.

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Chi sono i nemici di Russo oggi? Sì, certo, coloro che hanno mostrato la loro palese insofferenza. Ma c’è, nel novero, Antonello Cracolici, seppure non lo dica. E c’è, forse, Raffaele Lombardo, preoccupato di un possibile cavallo da battaglia in più sulla strada delle prossime elezioni, nonostante le parentesi presidenziali sulla non ricandidatura. Difese d’ufficio e attacchi di fianco? Con una mano ti tengo, con l’altra ti percuoto e poi magari ti sistemo altrove alla stregua di una pedina? Non sarebbe la prima volta. Anzi, siamo proprio nel campo degli specialissimi talenti che hanno permesso a Lombardo di scalare la cima del potere.

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22 Settembre 2011, 10:24

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