È stata la “voce della Sicilia”, ha cantato la voglia di riscatto di un’intera terra e la sua storia travagliata, fatta di stenti e di successi. Rosa Balistreri è stata un’artista indimenticabile per la sua forza espressiva, per il coraggio delle idee, per la passione del suo canto. Alla vita della cantastorie di Licata, scomparsa nel 1989, è inspirato lo spettacolo “Rosa Balistreri”, di cui è autore il giornalista e scrittore Angelo Vecchio, in programma stasera a villa Pantelleria. Vecchio, da trent’anni cronista di giudiziaria del Giornale di Sicilia e autore di diversi romanzi e racconti, ha messo in scena l’intensa vita di Rosa Balistreri, affindandone la regia a Marco Pupella, con un cast tutto siciliano composto da Costanza Licata, la figlia del giornalista Salvo Licata, nella parte di Rosa “cantante” e Daniela Melluso nella parte di Rosa “attrice” (sul palco il cambio tra le due interpreti è realizzato con un mirabile gioco di luci), Antonio La Spina nelle vesti di Ignazio Buttitta e Massimiliano Sciascia nel ruolo del violento marito Gioacchino. “Rosa era una donna meravigliosa – dice Vecchio -. Questo spettacolo racconta la sua vita, dalla miseria e la voglia di emergere degli inizi, alla storia travagliata con il marito-padrone Gioacchino da cui un giorno Rosa si difese con un coltello, passando per l’esperienza del carcere, all’incontro a Firenze, dove ha vissuto, con Dario Fo e Franca Rame e l’amicizia con il poeta Ignazio Buttitta”. Il biglietto dello spettacolo costa 7 euro, per informazioni chiamare allo 091.6888886.
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