“L’addio di Lantieri non mi stupisce | Crisafulli chieda scusa”

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22 Giugno 2019, 13:45

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PALERMO – “Apprendo, senza nessuna nota di stupore, che l’onorevole Luisa Lantieri ha lasciato il Partito democratico per dare vita, insieme ad altri due deputati, ad un movimento di destra a sostegno del governo Musumeci. Non sono stupito semplicemente perché sono sempre stato convinto che, presto o tardi, ciò sarebbe accaduto. E’ nelle sue corde, prima socialista, approda poi alla corte di Cuffaro, poi Grande Sud con Miccichè e subito dopo a sostegno di Crocetta che la nomina persino assessore regionale, arriva poi il momento di Crisafulli e del Pd, per arrivare all’attuale sostegno al progetto di Musumeci di creare una forza di destra sinergica a Salvini”. Così in una nota l’ex deputato regionale del Pd Mario Alloro.

“Tutti sapevano che l’onorevole Lantieri avrebbe utilizzato il nostro partito per un comodo approdo a Palazzo dei Normanni, carpendo la buona fede di tanti militanti del Pd e la mala fede di altri, per farsi eleggere e scordarsene un minuto dopo e così è stato. Però lo ripeto, non sono stupito, fondamentalmente perché da una che ha votato il Pd soltanto l’unica volta che è stata candidata non ci si può aspettare altro – prosegue -. Sarebbe riduttivo dire che siamo stati facili profeti, oltre che portatori d’acqua, portando alla lista del Pd voti preziosi – 5.500 – che hanno consentito di prendere il seggio. Mi aspettavo, però, che Luisa Lantieri chiedesse almeno scusa a tutti quei compagni e amici di cui ha carpito la buona fede e che due anni fa le hanno consentito di essere eletta pur venendo da una storia politica evidentemente diversa dalla loro”.

“Tuttavia, se c’è qualcun altro che in questa vicenda deve veramente chiedere scusa, quella persona è Mirello Crisafulli, il quale è stato l’artefice della candidatura della Lantieri e responsabile dell’implosione del Pd in provincia di Enna, dal momento in cui ormai da qualche anno ha iniziato un gioco al massacro che ha ridotto il nostro partito da forza egemone e punto di riferimento in provincia a compagine marginale e che da oggi non ha nessun rappresentante nelle istituzioni regionali e nazionali e ha regalato molte amministrazioni comunali alla destra. Per questo, penso che sia arrivato il momento che una volta per tutte il senatore decida finalmente di fare un passo di lato e di liberare questo partito dalla sua ingombrante presenza, diventata adesso anche inopportuna e dannosa”.

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22 Giugno 2019, 13:45

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