AGRIGENTO – In una situazione societaria ingarbugliata il mercato dell’Akragas si infiamma nell’ultimo giorno con tre acquisti dopo, troppe cessioni che hanno inficiato irrimediabilmente la qualità della squadra. Pesanti, pesantissime infatti, sono state le cessioni di Marino, Carillo, Gomez, Zanini e Salandria, ovvero dei perni della squadra che ha perso anche la poca esperienza in campo, abbassando l’età media della formazione, come ha dimostrato l’ultima partita pareggiata contro il Fondi, dove Di Napoli ha dovuto portare in panchina tantissimi ragazzi dalla Berretti.
Il mercato in entrata si è invece consumato interamente nell’ultimo giorno disponibile, quando Totò Catania e l’amministratore delegato Peppino Tirri, hanno chiuso per portare ad Agrigento tre giocatori, in linea con la riduzione al minimo del budget della squadra, imposto dal presidente e dai soci dopo le dimissioni del patron Marcello Giavarini, acquisti che comunque non risolvono i problemi della squadra e che potrebbero non bastare per una corsa alla salvezza dove alcune delle concorrenti si sono rinforzate. Il primo acquisto ufficializzato dalla società nel pomeriggio dell’ultimo giorno di mercato è quello del centrocampista Fabrizio Bramati, classe 1993, arrivato fino al 30 giugno dal Messina, squadra che ha ceduto ai biancazzurri anche il difensore centrale Francesco Mileto, giocatore che dovrebbe portare dei miglioramenti ad un reparto falcidiato dal mercato in uscita.
Con loro due arriva anche il un giovane terzino dalla primavera dello Spezia, Simone Tardo, già da un mese ad Agrigento per allenarsi agli ordini di Lello Di Napoli, ma ufficializzato ieri. La notizia che però permette, seppur per poco, di poter tirare un sospiro di sollievo ai tifosi del Gigante, è la firma della fidejussione arrivata ieri, come ultimo impegno del presidente dimissionario Marcello Giavarini. La situazione societaria non è ancora però del tutto chiara e potrebbe riservare delle sorprese, dal mercato si è pensato a “fare cassa” per continuare il campionato in LegaPro e sopperire alle spese in un periodo non certo roseo per la società agrigentina.
