L’appello del terzo settore |”Le risorse non bastano”

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02 Dicembre 2013, 13:12

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CATANIA – Una legge di stabilità che penalizza ulteriormente il terzo settore in un momento, quello attuale, in cui proprio il volontariato svolge un ruolo di primo piano nella società. L’ex legge finanziaria, in attesa di essere approvata dalla Camera, mette in allarme i rappresentanti del il Forum del Terzo settore siciliano, che raccoglie ben 29 associazioni che da anni sono impegnate nella solidarietà, nella promozione dei diritti e delle opportunità sociali e che, stamattina, ha fatto il punto della situazione, evidenziando come quanto approvato dal Governo possa danneggiare le città siciliane, in testa quelle già indebolite dai tagli sociali e in difficile lotta contro la povertà, come Catania o Palermo. Mancavano però i deputati e i senatori eletti in Sicilia, ai quali il Forum voleva prospettare criticità e proposte.

“Le misure stabilite non bastano – afferma Maria Rosaria Aquilone, presidente regionale Anteas – e invece, il terzo settore ha bisogno che vengano trovate risorse e anche in fretta”. Non sarebbero sufficienti, infatti, gli strumenti attualmente a disposizione per il recupero di denaro che possa coprire la quantità dei servizi offerti dai volontari, a cominciare dal 5 per mille, passando per l’Imu e per l’Iva che, indiscriminatamente, stanno ricadendo sulle spalle dei meno abbienti, in notevole aumento in Sicilia come a Catania.

“Dopo anni di tagli alle risorse per le politiche sociali, soprattutto a quelle per la non autosufficienza – affermano i rappresentanti del Forum – segnaliamo solo “una piccola inversione di tendenza, che resta tuttavia assolutamente insufficiente. Pur rimanendo la cancellazione dell’aumento dell’IVA per le cooperative sociali, pur riscontrando un aumento del Fondo per la non autosufficienza (da 250 a 275 mln di € che raggiunge i 350 mln con l’aggiunta per l’assistenza domiciliare per le gravi disabilità) e pur constatando che compare il tema della povertà, con l’introduzione della sperimentazione del SIA, con un finanziamento – irrisorio – di 40 mln di € (120 in tre anni) , non possiamo cantar vittoria” Ancora troppo poco, dunque. “Da questa legge di stabilità – afferma presidente regionale delle Acli Sicilia, Santino Scirè  – emergono tante note negative che non facilitano affatto il terzo settore. Non c’è stato l’aumento dei fondi per il servizio civile nè vi è stato alcun segnale di contrasto alla povertà”.

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Ed è il portavoce del Forum Pippo Di Natale  e presidente regionale Auser, a illustrare un qudro allarmante per quello che riguarda la realtà locale. “Secondo i dati Istat -spiega – l’indice di povertà relativa è notevolmente peggiorato, così come la povertà assoluta, che fa della Sicilia la Regione con il più alto livello di povertà. Una condizione che si ripercuote su altri aspetti, come ad esempio la qualità dell’alimentazione o il livello di istruzione. Per questo, i rappresentanti del Forum hanno deciso di lavorare costantemente per avviare un confronto che, provincia per provincia, identifichi le esigenze e dia risposte concrete.

“Organizzeremo tavoli e incontri tematici a partire da gennaio – sottolinea Giuseppe Greco, segretario regionale di Cittadinanzaattiva – per chiedere alle istituzioni e ai soggetti coinvolti di incrementare i fondi e le politiche in genere a sostegno del terzo settore. Cominciando dal far pagare chi non lo ha mai fatto o chi ha di più. Quella di oggi – conclude – rappresenta un primo passo per sviluppare un’azione concreta ed efficace”.

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02 Dicembre 2013, 13:12

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