Caruso: "Riparte Garanzia giovani" | Gli enti: "Licenziamo gli sportellisti" - Live Sicilia

Caruso: “Riparte Garanzia giovani” | Gli enti: “Licenziamo gli sportellisti”

Un incontro al Ministero del Lavoro ha scongiurato il rischio che il governo nazionale togliesse alla Sicilia la Youth guarantee. L'esecutivo di Roma affiancherà la Regione. Spiraglio per i 1753 ex operatori degli sportelli. Genco (Forma Sicilia): "Avevamo proposto di gestire i lavoratori insieme al Ciapi. Se non sarà così, auguriamo buona fortuna a queste persone".

PALERMO – “Riparte Garanzia giovani”. L’annuncio è dell’assessore al Lavoro Bruno Caruso, che però, sui dettagli, sceglie la via della cautela. “Non posso dare tempi certi, adesso andremo avanti passo dopo passo. Ma di certo c’è che il progetto è finalmente ripartito”. Ed è mancato poco che quel progetto la Sicilia se lo facesse sfilare dalle mani. Ieri l’assessore, insieme al dirigente generale Anna Rosa Corsello, si è recato al Ministero del Lavoro. Bisognava “salvare” il Piano dal principio della sussidiarietà. Quello che avrebbe consentito, insomma, al governo centrale di avocare a sé la gestione della Youth guarantee.

Questo rischio, almeno per il momento, è superato. “Ma resta il fatto – spiega Caruso –  che oggi la nostra Regione è in gravissimo ritardo. Bisogna correre, e a una velocità tripla rispetto a quella degli altri”. In questo senso, dal Ministero è giunta una disponibilità a “collaborare”. I tecnici del governo centrale, infatti, si sarebbero già messi in contatto con quelli della Regione siciliana. Una sorta di affiancamento, sottoforma di assistenza tecnica, ma non solo, per accelerare l’iter. Un passo che dovrebbe portare, poi, alla creazione di una sorta di cabina di regia all’interno dell’assessorato al Lavoro. “Se non ci sbrighiamo – ammonisce Caruso – ci tolgono i fondi”. Fondi che finora non sono stati spesi. Nemmeno un euro, per la precisione, è stato speso. Quei contributi però  serviranno per una vasta gamma di interventi, da quelli riguardanti le borse lavoro, l’apprendistato e anche l’orientamento. Che dovrebbe coinvolgere i 1753 ex sportellisti che da sei mesi ormai, dalla fine del progetto Spartacus, attendono notizie sul proprio destino.

“Ritengo positivo – commenta il responsabile Uil Giuseppe Raimondi – che la delegazione della Regione siciliana abbia sventato il rischio che la Garanzia giovani fosse tolta alla Sicilia. Questo è un segnale che fa ben sperare. Adesso bisogna ripartire e reperare il ritardo”. Ma sul destino degli sportellisti, al momento, Caruso “glissa”. “Si deve comprendere che la Garanzia giovani non è uno stipendificio, ma è uno strumento messo a disposizione dei giovani siciliani. Facciamolo ripartire, quindi penseremo a tutto il resto”. E la ripartenza pare che passi anche dall’autorizzazione del Ministero alla Regione per l’utilizzo di circa 23 milioni frutto delle “economie” (soldi in qualche modo risparmiati) sugli avvisi 1 e 2. Ma non solo. Il governo romano avrebbe anche garantito l’anticipazione del 7% sui 178 milioni complessivi. Cifre sufficienti, insomma, per far ripartire i contratti di tutti i 1753 ex sportellisti, per sei mesi, e con la possibilità che le successive misure della Garanzia giovani possano assicurare ulteriori rinnovi.

Ma su questo tema, ecco entrare in gioco gli enti di formazione. I lavoratori ex sportellisti, infatti, sono per metà formalmente dei dipendenti degli enti di Formazione. Enti ai quali la Regione ha sottratto la gestione degli “sportelli”. L’altra metà proviene invece da enti definanziati. “Adesso basta – sbotta il presidente di Forma Sicilia, Paolo Genco – il governo ci toglie e ci rimanda i lavoratori, a suo piacimento. Lavoratori che sono passati al Ciapi, essendosi messi in aspettativa. Noi enti garantiamo a questi lavoratori la cassa integrazione, erogando la nostra quota. Ma adesso basta. Auguriamo a tutte queste persone che possano essere assunte a tempo indeterminato dal Ciapi. Ma sia chiara una cosa: il giorno dopo la sottoscrizione del primo contratto con Garanzia giovani, noi, tutti gli enti, li licenzieremo”.

La “rabbia” degli enti è legata al fatto che la Regione avrebbe deciso di estrometterli, appunto, dalle attività di Garanzia giovani. Fino a poche settimane fa, infatti, era sul tavolo un progetto che prevedesse una sorta di “convenzione” tra il Ciapi e gli enti. “Non ci interessa più – insiste Genco – i lavoratori restino pure al Ciapi”. “Al momento – prova però a ‘smorzare’ l’assessore Caruso – non c’è una decisione ufficiale su questo punto”. “Noi auspichiamo solo – dichiara Giovanni Migliore della Cisl Scuola – che vengano immediatamente riavviati i servizi per i giovani siciliani e che vengano garantiti i livelli occupazionali per sei mesi. Ma soprattutto che venga dato un futuro a lungo termine a questi lavoratori”.

Intanto, nel pomeriggio si è diffusa una voce, accolta con entusiasmo da molti lavoratori: pare che già domattina il Ciapi di Priolo possa pubblicare le graduatorie della Youth guarantee. Notizia che al momento non ha i crismi dell’”ufficialità”. “Gli step li stiamo verificando man mano – spiega Caruso – di certo, stiamo provando a far presto, prestissimo”.

Più ottimista qualche esponente politico, come il deputato regionale di Forza Italia Enzo Figuccia: “I 1800 sportellisti della formazione – ha detto – siciliana torneranno presto al lavoro, grazie alle risorse europee della Garanzia giovani rese disponibili dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Come richiesto da settimane da Forza Italia, dunque, i 178 milioni di euro saranno impiegati nel modo più utile e conveniente, consentendo agli sportellisti di rimettersi in moto. La disponibilità accordata da Roma alla Regione siciliana dà conferma della ragionevolezza della proposta azzurra e della totale mancanza di prospettiva di quello che è stato il piano dell’ex assessore Scilabra. Stando a quanto riferitomi personalmente dalla dirigente Corsello, – aggiunge Figuccia – e nell’auspicio che tali informazioni siano a breve ufficializzate, le risorse, destinate all’orientamento, agli interventi formativi, all’accompagnamento al lavoro, potranno essere immediatamente disponibili – prosegue Figuccia –. I contratti di lavoro, inizialmente di breve durata, potranno essere più importanti con l’aumento della richiesta dei servizi da parte dei cittadini”.


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