TEMÙ (BRESCIA) – Il Palermo riparte, così come Achraf Lazaar, reduce da un finale di stagione in crescendo. L’esterno marocchino vuole continuare a mostrare miglioramenti, candidandosi per una maglia da titolare sull’out sinistro: “Spero che questa stagione mi porti qualcosa in più rispetto allo scorso anno – ha ammesso Lazaar – ma dobbiamo restare sempre con i piedi per terra. Lo scorso anno abbiamo onorato il campionato, ora dobbiamo cercare di partire sin da subito col piede giusto”. Un appunto da sottolineare, data la partenza a rilento della passata stagione per lui e per tutta la squadra.
Un rischio che Lazaar non vuole correre, ricordando il primo mese senza vittorie in campionato. Adesso è tempo di fare un passo avanti e di migliorare tutti insieme per il salto di qualità: “Voglio migliorarmi insieme a tutta la squadra, anche i nuovi arrivati mi hanno colpiti. Sono contento di vedere giovani che vogliono impressionare”. Tra questi c’è Ahmad Benali, col quale Lazaar ha subito legato: “Ha molta voglia di fare. Il suo sogno non si è realizzato fino in fondo ai tempi del Manchester City, ma spero possa farcela come tutti i miei compagni”. Una colonia multietnica, dove tutti però parlano una sola lingua: “Fa piacere avere tanti compagni stranieri, ma qui si parla italiano. Siamo una squadra italiana e dobbiamo parlare la stessa lingua per integrarci meglio”.
Un gruppo compatto, più dell’anno scorso. Un’unione che può portare anche ad obiettivi ben più ambiziosi: “Il nostro obiettivo è la salvezza, poi punteremo più in alto se possibile. Pensiamo gradino dopo gradino”. A partire dalla Coppa Italia, che vedrà il Palermo esordire dal terzo turno contro una tra Avellino, Casertana e Lecco: “In qualsiasi partita, amichevole o coppa, cercheremo di dare il massimo”, ammette Lazaar, che chiama a raccolta il pubblico per il primo match casalingo: “C’è un grande legame con i nostri tifosi, speriamo accorrano numerosi al Barbera”.
Puntare in alto, dunque, senza mai staccare i piedi da terra. Lazaar non vuole fare proclami e non vuole porsi obiettivi personali: “L’importante è dare tutto me stesso, prima però viene il gruppo”. Niente individualismi e tanto spirito di sacrificio, anche nel ricoprire ruoli diversi: “Per me non è un problema, sia che si giochi con la difesa a cinque che con quella a quattro”. Un pensiero comune a tutti in un gruppo che non vuole fermarsi: “Il nostro segreto è stare sempre uniti e sempre sul pezzo. Iachini ha parlato con ognuno di noi e ci ha chiesto di fare di più rispetto allo scorso anno. Bisogna sempre migliorare”.