CATANIA – Resta in carcere l’imprenditore quarantenne, M.V., coinvolto nella sparatoria di via Scuto Costarelli la notte del 7 gennaio. Il Gup Giancarlo Cascino non ha convalidato il fermo ma ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare per il reato di omicidio in concorso. I carabinieri infatti cercano l’uomo che ha sparato e ucciso Florin Dinu, romeno di 26 anni e che ha ferito due giovani, tra cui un marocchino.
Intanto inizia a definirsi il puzzle su quanto è accaduto la notte del 7 gennaio. Avances, forse poco eleganti, all’interno del locale all’indirizzo di alcune donne e poi la rissa fuori. Ad un certo punto un’auto che sfreccia in via Scuto Costarelli e il conducente che spara all’impazzata.
I difensori dell’imprenditore catanese, gli avvocati Giorgio e Alessandro Antoci, sono pronti a presentare ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere l’annullamento dell’ordinanza cautelare. Intanto l’indagato rimane in carcere. Per il Gip non vi erano gli elementi del pericolo di fuga per convalidare il fermo, ma sussistono i gravi indizi di reato per la misura cautelare in carcere. L’indagato non ha sparato alcun colpo, ma ci sarebbe “stato un accordo di fondo” con chi invece ha fatto fuoco e ucciso. Il quarantenne è stato riconosciuto (e indicato ai carabinieri) dalla compagna del rumeno deceduto all’ospedale Vittorio Emanuele dove l’imprenditore si è recato per farsi medicare un’ecchimosi facciale. L’indagato infatti sarebbe stato colpito al volto nel corso dell’alterco scoppiato dentro e proseguito fuori dal locale. Una lite, per futili motivi, con il tragico epilogo dei colpi di pistola.