PALERMO – Il Riesame annulla l’ordinanza di custodia cautelare e scarcera Giovanni Giacomo Di Dio, 35 anni, originario di Capizzi ma residente a Enna, uno degli indagati dell’inchiesta sulla gestione illecita di terreni e contributi agricoli da parte di Cosa Nostra nella zona delle Madonie e dei Nebrodi.
Di Dio è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa dai pm di Caltanissetta. Il suo legale, l’avvocato Salvatore Guggino, ha sostenuto che, a differenza di questo sostenuto dall’accusa, fosse davvero lui il proprietario di un grosso appezzamento di terreno e non i mafiosi Maranto di San Mauro Castelverde.
Il difensore ha poi depositato un atto giudiziario in cui i contatti fra Di Dio e i Maranto sono stati inquadrati in antichi rapporti di amicizia. Niente di illecito, dunque. Si dovrà attendere il deposito della motivazione per capire quale ragionamento abbiano seguito i giudici del Tribunale del Riesame. Nel blitz dello scorso maggio sono stati coinvolti altri quattro parenti di Giovanni Giacomo Di Dio.