Le ong Golfo Azzurro e Sea Watch | Archiviata l’indagine della Procura

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19 Giugno 2018, 19:38

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PALERMO – Il gip di Palermo, accogliendo la richiesta della Dda del capoluogo siciliano, ha archiviato l’indagine sulle ong Golfo Azzurro e Sea Watch escludendo legami tra le due organizzazioni e i trafficanti di esseri umani libici e che le associazioni umanitarie abbiano commesso il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L’inchiesta, condotta dal procuratore aggiunto Marzia Sabella e dai pm Gery Ferrara e Claudio Camilleri, ha ad oggetto due diversi procedimenti penali: uno avviato a maggio del 2017 dopo lo sbarco, a Lampedusa, di 220 migranti soccorsi dalla Ong Golfo Azzurro; l’altro aperto dopo una segnalazione della Guardia di Finanza che ipotizzava delle “incongruenze” nel comportamento della Sea Watch in occasione del soccorso a un’imbarcazione in avaria ad aprile del 2017.

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In particolare gli inquirenti denunciavano il sospetto che l’associazione umanitaria avesse scelto di dirigersi verso le coste italiane piuttosto che verso quelle maltesi, più vicine alla zona di soccorso. Una scelta che, per la Finanza, sarebbe stata in contrasto con le esigenze di sicurezza dei profughi. Per i pm palermitani, che nella richiesta di archiviazione accolta dal gip hanno analizzato la normativa internazionale in materia di soccorsi, non ci sarebbero profili di reato. “Non si ravvisano elementi concreti che portano a ritenere alcuna connessione tra i soggetti intervenuti nel corso delle operazioni di salvataggio a bordo delle navi delle Ong e i trafficanti operanti sul territorio libico. – scrive la Procura nel chiedere l’archiviazione del procedimento – Le indagini svolte, invero, non hanno permesso di appurare la commissione di condotte penalmente rilevanti da parte del personale Ong mentre non si è riusciti ad identificare i soggetti operanti in Libia cui ascrivere le condotte di smuggling”.

(ANSA).

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19 Giugno 2018, 19:38

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