Le ricerche di Marianna a Favara: cani molecolari e nuove ispezioni

Marianna, dispersa dopo il nubifragio: terzo giorno di ricerche a Favara

In azione anche i cani molecolari, trovati il portafoglio, la borsa e il cellulare della donna
NELL'AGRIGENTINO
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AGRIGENTO – Sono proseguite per tutta la notte le ricerche di Marianna Bello, la donna di 38 anni che ormai da quasi tre giorni è dispersa a Favara, nell’Agrigentino. Le ispezioni e i sopralluoghi delle scorse ore non hanno ancora condotto ad alcun esito. Dopo il ritrovamento di una scarpa e di un portafoglio che conteneva la foto di uno dei bambini della donna, nel pomeriggio di oggi, 3 ottobre, è anche stata riconosciuta dai familiari la borsa della donna, di colore nero. E’ stata individuata nei pressi del depuratore. Poco dopo, sul fondo di un canale, sono stati recuperati il suo cellulare e il documento di riconoscimento della figlia.

I cani molecolari per trovare Marianna

Forze dell’ordine, vigili del fuoco, protezione civile, cittadini e decine di altri volontari non si sono mai fermate. Le ricerche si sono estese e con l’ausilio di droni e di elicotteri ogni angolo viene passato al setaccio, compresi canali e fognature. La base operativa dei soccorsi è in via Olanda, dove viene coordinata tutta l’attività a cui partecipa anche l’Aica, l’Azienda Idrica Comuni Agrigentini.

La presidente, Danila Nobile, si trova sul posto: “Ho pregato, coordinato, e cercato di dare un po’ di conforto ai familiari. Persone meravigliose, silenziose, con la speranza viva negli occhi, quella che deve sempre esserci anche nelle prove più difficili – ha scritto sui social -. Nulla sarà lasciato intentato: arriveranno i cani molecolari e con la nostra strumentazione video controlleremo i pozzetti fognari fino al depuratore, per avere la certezza che Marianna non sia lì”.

Ritrovato il portafoglio della donna

“Quando con vigili del fuoco e protezione civile ho avuto tra le mani il portafogli di Marianna, devastato ma con dentro una sola cosa rimasta intatta – la foto del suo bambino – il cuore mi si è spezzato. Quell’immagine è stata come un segno: ricordarci che a casa ci sono tre figli che la aspettano. Non ci siamo fermati un attimo e non ci fermeremo. Abbiamo studiato diverse strategie, ci siamo divisi su più fronti e così faremo anche nelle prossime ore. Dobbiamo trovare Marianna. Per lei, per i suoi bambini, per la sua famiglia, per tutta la nostra comunità”.

La comunità continua a sperare

Nella giornata di ieri si sono recati a Favara il prefetto Salvatore Caccamo, e il questore Tommaso Palumbo per seguire da vicino le operazioni. La comunità nel frattempo continua a pregare, a sperare in un miracolo. Il dramma di Marianna ha colpito profondamente tutti.

Il primo ottobre, quando la provincia di Agrigento è stata travolta dal maltempo, la donna si trovava alla guida della sua auto, una Lancia Ypsilon. All’improvviso si è scatenato l’inferno: le strade si ono trasformate in fiumi, la 38enne ha cercato di mettersi al sicuro uscendo dal veicolo. Ma è stata trascinata dalla furia dell’acqua. 


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