CATANIA. La nota dei legali difensori dell’on. Raffaele Nicotra, Prof. Avv. Giovanni Grasso e Avv. Orazio Consolo.
Eccola di seguito:
“I sottoscritti difensori dell’on. Raffaele Giuseppe Nicotra, a seguito delle notizie di stampa riportate in merito al decreto di amministrazione giudiziaria disposto dal Tribunale di Catania, sez. Misure di Prevenzione, nei confronti delle società appartenenti al Gruppo Nicotra, desiderano precisare alcuni elementi relativi alla vicenda giudiziaria in argomento.
Anzitutto, si deve precisare che nessun sequestro è stato operato su disposizione del Tribunale; al contrario, riconoscendo che non ricorressero i presupposti per l’esecuzione del sequestro finalizzato alla confisca di prevenzione, il Tribunale di Catania ha disposto l’amministrazione giudiziaria delle società del Gruppo Nicotra per la durata di un anno.
Inoltre, dal decreto del Tribunale non si evince nessun elemento che possa far ritenere che le società indicate nel decreto del Tribunale siano il frutto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego; tali carenze, certamente, impediranno l’applicazione della confisca all’esito del periodo di amministrazione giudiziaria.
Ancora su questo profilo, non ci si può esimere dal ribadire con forza che non si rinviene né nel procedimento di merito né nel decreto del Tribunale un singolo episodio di riciclaggio posto in essere dalle società dell’on. Nicotra o dalle società a lui riconducibili.
In merito alla contestazione di aver favorito l’associazione mafiosa mediante l’assunzione di persone vicine al clan, questa difesa ha sempre ribadito l’infondatezza dell’assunto accusatorio, dimostrando per ciascuna di queste assunzioni l’assenza di cointeressenze mafiose o finalità di agevolazione mafiosa.
La difesa è estremamente fiduciosa che le successive fasi del procedimento penale a carico dell’on. Nicotra e di quello di prevenzione dimostreranno la correttezza dell’operato dell’on. Nicotra, che ormai da tempo immemore è vittima della mafia, e che le società del Gruppo, che lo stesso non amministra ormai da diversi anni, non hanno mai agevolato né direttamente né indirettamente le associazioni mafiose”.