L’indagometro dell’Ars |scende a quota nove

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27 Maggio 2013, 15:56

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PALERMO – Si riparte da nove. Con la nuova legislatura LiveSicilia ha ricominciato a contare gli indagati nel Parlamento siciliano: l’indagometro, che nell’Ars della scorsa legislatura era arrivato a quota 29, adesso segna temperature molto più basse, con nove politici indagati, imputati o condannati fra gli scranni di Sala d’Ercole. L’ultima novità è l’assoluzione con formula piena, “perchè il fatto non costituisce reato”, del deputato del Pd Giuseppe Laccoto dall’accusa di tentato abuso di ufficio al Comune di Brolo. Assoluzione che fa scendere il numero dei parlamentari indagati all’Ars da dieci a nove.

Della lista, oltre all’esponente dell’Udc Pippo Sorbello, indagato per voto di scambio, e Antonello Cracolici, indagato per peculato nell’inchiesta sulle spese dei gruppi parlamentari, fanno parte otto politici. Le accuse sono di vario genere: si va dal concorso esterno contestato a Michele Cimino di Grande Sud, per il quale pende una richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura, al voto di scambio per il quale è indagato Pino Federico del Partito dei Siciliani, mentre Francesco Cascio del Pdl e Giovanni Di Mauro del Pds sono indagati per un reato più lieve, l’omissione di atti d’ufficio nell’inchiesta sull’inquinamento acustico. Chiudono l’elenco i pidiellini Salvino Caputo, condannato in via definitiva a un anno e cinque mesi per tentato abuso d’ufficio, Mimmo Fazio, condannato in appello a 4 mesi, sostituiti da una multa, per violenza privata, Giuseppe Picciolo, indagato per simulazione di reato e calunnia aggravata.

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27 Maggio 2013, 15:56

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