Liotta: "Subito al lavoro |Ma non sono la fata turchina" - Live Sicilia

Liotta: “Subito al lavoro |Ma non sono la fata turchina”

Sul debito da 24 milioni di euro dice: "E' una tegola che è piovuta addosso e che nessuno poteva prevedere. La Provincia aveva una gestione sana ed ordinata: una sentenza del genere è una mazzata"

Parla il neo commissario della Provincia
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Antonina Liotta

TREMESTIERI ETNEO – “Ad onor del vero questo Ente aveva già avviato un’importante opera di risanamento dopo quanto accaduto con la sentenza che condanna la Provincia”. Il Commissario straordinario, Antonina Liotta, “scagiona” Giuseppe Castiglione. Nominata ieri dal Governatore Crocetta dopo la revoca dell’incarico a Michelngelo Lo Monaco indicato a sua volta da Raffele Lombardo, il Commissario spiega senza troppi fronzoli che il debito sul groppone di 24 milioni di euro rappresenta un problema. Anzi, a volerla dire tutta: “è il problema”. Adesso, si è fuori tempo massimo: e Crocetta un altro commissario per il Bilancio non lo manderà. Ma, di certo, non si potrà attendere per sempre”.

Ventiquattro milioni da pagare non rappresentano certo un debituccio, vero Commissario?
“E’ una tegola che è piovuta addosso e che nessuno poteva prevedere. La Provincia aveva una gestione sana ed ordinata: una sentenza del genere è una mazzata”.
Ora tocca a lei risolvere.
“Ieri ho incontrato il presidente Leonardi ed ora voglio incontrare uno per uno tutti i consiglieri: questa è una vicenda dalla quale uscire tutti assieme”.
Ci dica: come?
“Ho qualche idea. Farò sapere appena il quadro sarà chiaro”.
Ci anticipi qualcosa..
“Voglio prima studiare meglio alcune cose. Verrete informati: e poi, sa una cosa?”.
Prego.
“Io non sono abituata alla ribalta. Lavoro dietro le quinte ed oggi voglio solo lanciare un messaggio a tutto il territorio provinciale: quello che si può venire fuori da questa vicenda”.
Il suo è un incarico fiduciario? Nel senso, l’ha scelta personalmente Crocetta?
“Il mio è un incarico datomi dalla legge. E così come hanno fatto i consiglieri mi ridurrò l’indennità del 30%”.
Il suo predecessore dice che il suo è un incarico illegittimo.
“Non sono questioni che mi riguardano”.
Come farà a conciliare il ruolo di segretario a Caltanissetta con quello di commissario a Catania?
“Guardi, io sono stato commissario in tanti altri Enti e nessuno si è mai lamentato”.
Questo debito rischia di non farla dormire.
“Beh, io sono fiduciosa. Noi rischiamo nel momento in cui questo debito andiamo a liquidarlo. Dovremo saperci muovere”.
Siamo certi che tra sei mesi si vota?
“Ci vuole la palla di vetro per saperlo. Io so solo che mi devo mettere al lavoro per risolvere questa situazione. Ma attenzione: non sono mica la fata turchina”.

 


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