L’Isola isolata

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31 Luglio 2015, 15:16

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È stata un’altra giornata calda a Fiumicino. Con l’odissea di un altro gruppo di sventurati diretti in Sicilia e condannati ad attese disperate. È l’ennesima, amara puntata dell’ormai lungo e maledetto libro dell’Isola isolata. L’annus horribilis dell’aeroporto romano tra incendi e black out ha riportato alla ribalta il disastro dei collegamenti siciliani. L’isola che non può sperare nei collegamenti da terra, con un sistema ferroviario ottocentesco, e da mesi ormai anche con un sistema autostradale che la spezza in due, dipende dal trasporto aereo più delle altre regioni italiane (Sardegna esclusa, ovviamente). E a tanto guasto, si aggiunge il timore, alla luce delle recenti cronache, che questo possa indurre a calcoli beffardi da parte delle compagnie nei momenti di emergenza: se qualcuno può aspettare più degli altri, questi sono i siciliani a cui non resta che bere e affogare, non potendo il viaggiatore, a differenza di un settentrionale, ripiegare quasi comodamente sul treno. L’Enac ha convocato il gestore dello scalo per il 6 agosto. C’è da sperare che i suoi vertici, peraltro targati Sicilia, guardino al prezzo pagato in questi giorni dall’Isola isolata con la massima attenzione. E con tutta la severità del caso.

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31 Luglio 2015, 15:16

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