Febbre azzurra, l’Italvolley accende Catania. A 32 anni dallo storico Gabbiano d’argento di Roma, segnato da una forte impronta etnea (il commissario tecnico Pittera, il suo vice Cuco e poi Alessandro, Greco e Scilipoti, nato a Milazzo ma tesserato per la Paoletti), il mondiale di pallavolo torna a infiammare una città forte di una tradizione sotto rete radicata nel tempo. La seconda fase della rassegna iridata, scattata questo pomeriggio con la sfida tra Germania e Porto Rico, le due avversarie degli azzurri nel girone G, verrà omaggiata dal pubblico di casa con il tutto esaurito al PalaCatania di corso Indipendenza. L’ondata d’entusiasmo che ha trascinato la squadra di Anastasi nei primi tre incontri è giunta anche in Sicilia, dove Vermiglio e compagni vanno a caccia di uno dei posti utili per l’accesso alla terza fase. L’Italia, sin qui imbattuta, è la favorita del raggruppamento. Riveduto, corretto e ringiovanito nel corso della marcia di avvicinamento al mondiale, il gruppo azzurro ha svolto una seduta di allenamento questo pomeriggio al PalaCus e domani (alle 21) debutterà contro la Germania, indicata come la seconda forza del girone. Gli uomini
dell’italoargentino Lozano puntano sulla difesa (Steuerwald, Andrae e il libero Tille sono ai primi posti nelle speciali classifiche al termine della prima fase) e sul “martello” Grozer. Sabato sera (sempre alle 21, sold out annunciato
anche in questo caso) sarà la volta dell’emergente Porto Rico, outsider del girone che mette in mostra il capitano Soto, terzo nella graduatoria dei realizzatori della prima fase (62 punti). “Spero che la mia squadra – dice il commissario tecnico azzurro Andrea Anastasi – arrivi a giocare l’ultima partita di questo torneo. Non mi accontento solo della semifinale, pur sapendo che è già difficilissimo entrare tra le prime quattro. Dobbiamo pensare in grande. Negli ultimi anni abbiamo assistito da spettatori a troppe finali, stavolta vorrei che fossero gli altri a guardare noi”. A Catania si gioca anche per il girone I con Russia (favorita per il primo posto), Egitto e Spagna, formazioni che, curiosamente, come accade per i tecnici del gruppo G (Anastasi, Lozano e Cardona), sono guidate da allenatori italiani o italianizzati (Bagnoli per i russi, Velasco per gli spagnoli, Giacobbe per gli egiziani).
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